«SIA IL COMUNE CHE LA REGIONE MENTONO SAPENDO DI MENTIRE»
VIGGIANO Caso ex clinica Nigro-Pellettieri, la ricostruzione dell’opposizione sull’operazione “prendi i soldi e scappa”
Ex clinica Nigro-Pellettieri a Viggiano, dopo il “prendi i soldi e scappa” della Regione che incassato l’assegno da quasi 1 milione di euro dal Comune per l’acquisto dell’immobile ha poi, nelle scorse settimane, deciso di stracciare l’accordo che prevedeva in cambio la realizzazione di una Rsa da 30-35 posti, oltre al sindaco Amedeo Cicala, è intervenuto anche il gruppo consiliare di opposizione “Viggiano vince”. Cicala ha precisato che, sulla vicenda, porrà in essere tutte le azioni, nei confronti della Regione Basilicata, «necessarie a tutelare il Comune e la comunità viggianese».
Tuttavia dalla minoranza, sul caso, sono state avanzate contestazioni anche nei confronti del primo cittadino.
«L’amministrazione comunale di Viggiano e l’amministrazione regionale, entrambe a trazione leghista – hanno dichiarato i consiglieri comunali di “Viggiano vince” -, sulla clinica Nigro-Pellettieri mentono sapendo di mentire. Prima che la Regione Basilicata si tirasse indietro sull’assegnazione di una Rsa a Viggiano, da collocare nella ex clinica Nigro-Pellettieri, il Comune aveva già modificato la finalità di utilizzo dell’immobile. Una struttura, che tra acquisto e sistemazione dei locali, l’Anac già aveva ammonito sullo spacchettamento illegittimo dei lavori, è costata alle casse comunali circa 3 milioni di euro, oggi è la rappresentazione dell’ennesimo fallimento del cambiamento. Altro che celebrazione delle opere pubbliche, qui siamo al cimitero delle costruzioni».
«Nel 2018 l’attuale amministrazione comunale -hanno spiegato i consiglieri comunali di opposizione -, in maniera autonoma, cambia la destinazione d’uso della clinica decidendo di fare l’imprenditore edile: non più una residenza per anziani, ma un affittacamere a tempo, a 8mila euro al mese, questo almeno nelle intenzioni. In tutto questo gioco di bugie incrociate, emerge l’impalpabilità della maggioranza comunale, che acquista e modifica, a seconda del vento che tira, l’utilizzo di immobili pubblici, senza aver certezze su ciò che si può realizzare».
«Oggi – ha rimarcato il consigliere comunale Luca Caiazza -, la maggioranza regionale, per evitare imbarazzi e ammonimenti per una destinazione ballerina della struttura, nella quale anche Arpab ha piazzato la centralina, decide di revocare l’intesa, precedentemente siglata con Comune e Asp, finalizzata alla realizzazione di una rsa da 30–35 posti letto, da ubicare nel Comune di Viggiano e precisamente nella ex clinica Nigro-Pellettieri, finanziando altri interventi in regione. Praticamente, con 1 milione di euro presi a Viggiano, la Regione paga le promesse fatte in altri comuni della Basilicata, mentre l’ospedale di Villa d’Agri, nonostante le rassicurazioni di propaganda, condite da inopportuni selfies, recitate come litanie dagli stessi amministratori leghisti, chiude».
«Insomma – hanno concluso gli esponenti di “Viggiano vince” -, se la Regione ignora le motivazioni dei soldi incassati per realizzare una Rsa a Viggiano, il Comune ignora che, nel corso degli anni, già aveva deciso di cambiare destinazione d’uso alla struttura. in una guerra tra “ignoranti”, nel senso che si ignorano gli impegni precedentemente siglati. Chi paga le conseguenze di questo trasformismo e di questa approssimazione è la comunità viggianese. Ma in fondo il cambiamento è questo: cambiare tutto, per non realizzare nulla!»