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ZEMANLANDIA FA POKER AD UN POTENZA A METÀ

Gallo: «La squadra ha fatto un passo indietro. Quattro reti sono un bagno molto pesante. Umiltà in vista della gara contro il Catanzaro»

CALCIO FOGGIA 1920 (4-3-3): Alastra 6; Nicoletti 6, Markic 6,5 , Sciacca 6, Martino 6, Rocca 6, Gallo 6, Maselli 6 ( al 63’Peterman), Curcio 7 (al 79’ Ballarini), Ferrante 6,5 (al 63’ Di Grazia 6,) , 7 Merkaj (al 88’ Vigolo s.v) ; A disposizione: Volpe, Garattoni, Di Pasquale, Rizzo, Vigolo,Merola, Girasole, Garofalo , Di Jenno, Ballarini, Peterman, Di Grazia.
Allenatore: Zeman 6,5
POTENZA CALCIO (5-3-2): Marcone 5,5, Coccia 5, Gigli 5, Cargnelutti 5 (al 64’ Vec-chi 5),Maestrelli 5 (al 64’Matino 5),Nigro 5, Zampa 5 ( al 76’ Mazzeo 5) Sandri 5, Ricci 5,5, Romero 5, Salvemini 5 ( al 76’Volpe). A disposizione: Greco, Petriccione, Vecchi, Mazzeo, Baclet, Bruzzo, Zenuni, Volpe, Za-gari, Matino, Banegas, Sepe.
Allenatore: Gallo5
ARBITRO Sig. Federico Fontana di Siena ASSISTENTI: Sig.ri Francesco Rizzotto di Roma 2 Federico Pragliola di Terni. Quarto uomo sig. Luca Angelucci di Foligno MARCATORI: al 4’ Ferrante; al 54’ Ricci; al 68’ Peterman; al 73’ Merkey; al 75’ Curcio
RECUPERO: 1°T 0′ e 2°T. 3’
NOTE: .AmAmmoniti: Curcio, Ferrante, Rocca (Fg), Maestrelli, Cargnelutti (Pz) Spettatori: 2500 locali 100 ospiti Esplusioni:
Angoli: 6 Fg – 3 Pz

CAVA DEI TIRRENI. Il Un ritorno in grande stile allo “Zaccheria” di Foggia per Zdeněk Zeman che fa poker contro un Potenza che riesce a tenere testa soltanto per un tempo. Nel secondo invece, è tutta un’altra storia. Viene fuori la caratteristica delle squadre allenate da Zeman: velocità nel contropiede, la ricerca affannata nel trovare la superiorità numerica e la qualità. Armi difficili da contrastare se non hai una squadra capace di tenere testa e di dimostrare umiltà dall’inizio alla fine. Ma andiamo alla cronaca della gara. Il tecnico ceco Zdeněk Zeman esordisce dopo tantissimi anni trascorsi allo “Zaccheria” con il suo classico 4-3-3 e con8/11 visti domenica scorsa e pareggiata fuori casa contro il Monterosi. In difesa schiera Markic al posto di Girasole, Gallo come play al posto di Peterman ed in attacco preferisce Markey ad uno spento Merola in attacco. Per Fabio Gallo invece, la bella pre-stazione vista lunedì scorso contro il Bari lo convincono a mantiene una maggiore protezione in difesa con Coccia, Cargnelutti, Gigli e Maestrelli, un centrocampo a tre con Zampa nel ruolo di mediano, Nigro esterno e Sandri, Ricci a ridosso di Romero e Salvemini. La gara inizia con un minuti di raccoglimento per onorare la memoria di Vittorio Eronia un ex allenatore di tantissimi giovani dauni. Poi, via con la palla subito nei piedi dei rossoblù che cercano con Nigro la testa di Salmini. La palla finisce fuori. Su capovolgimento di fronte al 4’ la classica azione in velocità delle squadre allenate dal tecnico ceco Zdeněk Zeman. Lancio sulla destra di Merkey che supera Maestrelli, calibra un preciso assist per la testa di Ferrante, Marcone ritarda l’uscita, Coccia non arriva in altezza e l’attaccante mette di testa la palla in rete. Il Potenza accusa il co-po ed all’11’ su una ribattuta della difesa lucana la palla finisce sui piedi di Ferrante che scaraventa un fortissimo bolide. Marcone è ben piazzato. Poi al 13’ si va vedere la squadra di Gallo con un tiro dalla distanza di Romero, ma la palla termina oltre la traversa. E’ un Potenza che non si arrende. Due minuti più tardi i centrocampisti lucani pasticciano su una palla filtrante di Coccia. Poteva essere l’occasione per il pareggio. Intanto, resta il contropiede e la velocità l’arma più pericolosa dei “satanelli”. Il ritmo di g-ra è altissimo e la gara, come era nelle previsioni, è molto bella, veloce e con tantissime occasioni da rete. Al 29’ è ancora il Potenza a rendersi pericolosa con un tiro a giro di Salvemini che finisce al lato di Alastra. Al 35’il Potenza sciupa l’occasione del pareggio. Calcio di punizione di Ricci per la testa di Gigli che fa sponda su Coccia che a due passi da Alastra manda alto. Gallo va su tutte le furie. Al 39’ Sandri ci prova dai 35 metri, palla viene respinta da Alastra. Ma è ancora il Foggia ad essere pericoloso a scadere di tempo con Ferrante con un rasoterra dai 20 metri col pallone che passa ad un soffio dal palo alla sinistra di Marcone. La pausa degli spogliatoi non cambiano alcun che le formazioni dei primi 45’ di gioco. Fino al 53’ non succede nulla. Al 54’ i rossoblù ristabiliscono i conti. Lancio lungo su cui Ro-mero fa da sponda, Salvemini effettua un intelligente velo ed il pallone arriva a Ricci che lascia partire un diagonale che rimbalza sul palo interno prima di entrare in rete. Ma è sempre la velocità e gli scambi l’arma più letale dei “satanelli” soprattutto con il tri-dente Curcio- Ferrante- Merkey. E’ una gara senza pause. Un minuto più tardi un tiro Salvemini da l’illusione di lambire il palo sinistro di Alastra. Al 64’ doppia sostituzione sia in casa Foggia: fuori Ferrante e Masel-li, dentro Di Grazia e Petermann che in ca-sa Potenza fuori Maestrelli e Cargnelutti, dentro Matino e Vecchi. Un minuto dopo è il Foggia ad andare vicino al raddoppio con Curcio che a tu per tu si fa ipnotizzare da Marcone. E’ un avvertimento perché le squadre allenate da Zeman hanno quella capacità di farti goal in pochissimi minuti. Il primo al 69’ con il vantaggio di Petermann che dai 20 metri inventa una mattonella che non la-scia scampo a Marcone; Non basta perché dopo soli 4’ arriva il tris con il neo entrato di Di Grazia che serve Martino assist basso al centro di quest’ultimo per Merkaj deve solo spingere in rete. Il Potenza è in panne. L’attacco mitraglia da uno continua a far male. Al 75’ con una bella azione sempre in velocità con Merkaj che mette in porta Curcio che anticipa con la punta Marcone ed infila in rete.
Con il quarto goal subito Mr. Gallo manda in campo Mazzeo, Zenuni e Volpe per Romero e Salvemini; dentro anche Ballarini per un Curcio si fa per dire apparso un pò stanco. A scadere di tempo Zeman manda in campo Vigolo per un fortissimo Merkey. Il resto la dichiarazione di Mr. Gallo : “la squadra ha fatto un passo indietro rispetto alla gara contro il Bari. Quattro reti sono un bagno molto pensante. Occorre tanta umiltà da parte di tutti in vista della prossima gara contro il Catanzaro”.

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