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VACCINO: «SI CHIARISCA LA POSIZIONE DEI GUARITI CHE, DOPO 6 MESI, HANNO ANCORA GLI ANTICORPI»

L’INTERVISTA Il vice coordinatore della Lega Basilicata Zullino fa il punto sulla pandemia e annuncia: «Scriverò a Speranza»

POTENZA. La domanda che la stanchezza da covid periodicamente ci ripresenta è sempre la stessa: come e quando finirà? Se sui tempi non è possibile esprimersi ancora con certezza, è però assai probabile che della malattia da nuovo coronavirus non ci sbarazzeremo di punto in bianco.
Sarà piuttosto un lungo addio, preceduto da una – si spera – sempre più gestibile convivenza con il Sars-CoV-2. In altre parole servono risposte chiare e un ritorno, se pur lento, alla normalità. Ne è convinto il consigliere regionale della Lega Massimo Zullino che ha fatto il punto della situazione. Consigliere Zullino il Covid è ormai l’argomento del giorno da oltre un anno. Lei è anche Presidente della commissione sanità della Regione Basilicata, cosa prevede nei prossimi mesi in relazione alla pandemia?
«Ancora non è definitivamente esclusa la possibilità che arrivi una quarta ondata in forza delle varianti che stanno circolando in tutto il mondo. Certamente ora non possiamo farci trovare impreparati ed è per questo che la gestione della pandemia deve cambiare usando una ragionevole cautela».
Più nello specifico? «Sono state inoculate circa 80 milioni di dosi in Italia con il 72% della popolazione over 12 che ha completato il ciclo vaccinale. Ormai è tempo di ragionare in chiave futuristica e di pensare il prima possibile al ritorno ad una ragionevole normalità osservando alcune piccole misure di cautela con cui dovremo imparare a convivere ancora per qualche tempo. Ora, però, è arrivato il momento di dare risposte certe affidandoci alla scienza e ai dati che abbiamo a disposizione, altrimenti passa l’idea che qualcuno al Governo centrale e ne-gli apparati ha preso gusto a pontificare divieti, san-zioni ed impaurire i cittadini creando un danno sociale, e non solo economico, ancora maggiore rispetto a quello sanitario».
Cosa intende per risposte certe e scientifiche? «Un cittadino che ha avuto il morbillo fa il vaccino contro il morbillo? Vede io stesso sono stato positivo al Covid, è ormai di dominio pubblico. Ora, però, sono appena trascorsi 6 mesi dalla guarigione e il mio titolo di anticorpi è ancora alto. Non capisco il perché sarei costretto a fare almeno una dose di vaccino, anche se a me è perfettamente inutile oltre che essere uno spreco economico ed una dose sottratta a chi ne ha bisogno più di me. Quanti sono nella mia stessa condizione? Mi chiedo quale sia il razionale scientifico di questa decisione». Consigliere Zullino a questo punto viene spontaneo chiederele: lei lo farebbe il vaccino?
«Quando sarà necessario, certo che farò il vaccino. Credo nella scienza. Il punto, infatti, è proprio questo. Gli stessi scienziati esprimono pareri contrastanti che hanno mandato in confusione l’intera comunità. Serve un Governo fermo e deciso che si assuma la responsabilità su come procedere. Per esempio, se i dati scientifici ci dicono che il vaccino è l’unico mezzo per combattere questa pandemia, allora perché inventarsi metodi e/o strumenti come il Green Pass per obbligare i cittadini a farsi il vaccino? Non era meglio rendere obbligatorio il vaccino stesso?»
Quindi non è favorevole al Green Pass?
«Va chiarito che il Green Pass non è una cura sanitaria, ma uno strumento per indurre la popolazione a fare il vaccino. Il vaccino è e rimane una delle armi a nostra disposizione. Si dovrebbe investire di più sulle terapie antivirali, anche perché solo così saremmo davvero pronti contro qualsiasi altra epidemia virale. Ricordiamoci quello che è successo con la scoperta della penicillina. Rispetto e rispetterò sempre le regole, primo perché da uomo delle istituzioni ho il dovere di essere da esempio, ma se devo esprimere un parere da politico avrei preso una decisione diversa rispetto al Green Pass che aveva pure un senso come impostato aborigine, ovvero, doveva servire a monitorare i flussi in ingresso ed uscita al Paese per verificare meglio anche le possibili varianti e le loro provenienze. Ora, invece, il Green Pass rischia di diventare uno strumento di possibile discriminazione delle persone. Chi ce l’ha ok, chi no è un appestato della società !Non mi pare opportuno intervenire sulle libertà individuali e fondamentali delle persone. Credo che nessuno voglia mettere in pericolo se stesso e gli altri. Ma tutti vorrebbero avere delle risposte certe. Io stesso, per esempio, scriverò al Ministro Speranza, affinché faccia chiarezza sul razionale scientifico che obbliga i guariti come me, che hanno ancora ottimi livelli di anticorpi, a fare il vaccino. Credo che i valori fondamentali del nostro ordinamento non debbano essere lesi da questa epoca di approssimazione e vuoto valoriale. Rischiamo di utilizzare i ristoratori, gli artigiani, i liberi professionisti come cavie, fautori inconsapevoli di una possibile guerra fratricida, dando loro addirittura il potere tipico della polizia amministrativa, costretti a controllare i documenti dei loro stessi clienti colpendo il tessuto sociale vivo del nostro Paese emettendolo in ginocchio. Perché riserviamo simili trattamenti ai cittadini italiani e consentiamo il libero accesso incontrollato agli extracomunitari? Sembra che il Covid non sia più una questione sanitaria ma politica».
Consigliere Zullino ma come vede la Lega in questo Governo?
«Funzionale alla tutela dei diritti degli italiani. Se la Lega non fosse presente in questo Governo oltre alle problematiche già espresse sopra, avremmo sicuramente più tasse, anche sulla prima casa, arriverebbero cartelle esattoriali ai contribuenti ed alle piccole imprese già in difficoltà, si darebbe la priorità al Ddl Zan, si tornerebbe a parlare di Iusso li proprio mentre l’Italia è di nuovo presa d’assalto da invasioni incontrollate che probabilmente foraggiano gli interessi di pochi».

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