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NASCE LA PIAZZA DELLE RADIO LIBERE NEL RICORDO DI POSTIGLIONE A MARATEA

Dopo le altre regioni anche la Basilicata omaggia il pioniere dell’etere. Il sindaco Stoppelli: «Orgoglio verso un uomo che ha contribuito alla libera comunicazione»

POTENZA. Il fermento e il vento di libertà che le Radio Libere hanno creato negli anni ‘70 torna a soffiare più forte anche oggi. La volontà di far conoscere l’importanza di quelle battaglie nel nome dei pionieri dell’etere alle generazioni future si abbatte forte in ogni angolo d’Italia. Le radio come strumento di libertà per dare voce a una comunicazione di prossimità per anni sottaciuta. Nasce con questo intento la battaglia delle “Radio libere” che oggi da più parti d’Italia viene omaggiata e ricordata con intitolazioni di ogni tipo. La Basilicata sta provando, anch’essa come altre regioni, a ricucire il rapporto con la storia delle emittenti radiofoniche che negli anni del monopolio hanno permesso ai lucani di lanciare messaggi politici, sociali e anche d’amore. Maratea ha voluto rispondere presente all’importanza del ricordo storico e sociale che le “Radio Libere” hanno avuto sul nostro territorio. Non a caso il primo pioniere dell’etere italiano è stato un lucano doc: Bonaventura Postiglione, ricordato da tutti come l’Istrione. È di ieri infatti la notizia che la Giunta comunale di Maratea con la delibera numero 98 ha voluto intitolare la piazzetta in località Fontana Vecchia, all’incrocio con via Salvo D’Aquisto, alle “Radio Libere 1976, nel ricordo di Nino Postiglione”. Il sindaco Stoppelli ha voluto con questo atto «ricordare un grande momento storico e un riconoscimento per l’importanza della liberta della comunicazione. La sentenza della corte costituzionale del 1976 oltre a sancire la totale libertà di trasmissione dell’etere ha segnato un momento di crescita e libertà dell’intera n-zione. Il primo in Italia in assoluto a battersi affinché questo potesse essere realtà è stato il nostro conterraneo Nino Postiglione». «Un doppio orgoglio per noi procedere a questo atto: in primis come lucani considerato che il primo pioniere dell’etere italiano è stato proprio un lucano e poi perchè è necessario lasciare me-moria tangibile alle generazioni future delle battaglie del passato che hanno permesso come nel caso di Peppino Impastato di utilizzare la radio per denunciare la mafia. Un ricordo di civiltà e di progresso che vogliamo affiancare a quello di Nino Postiglione che grazie al suo impegno ha rappresentato una figura di spicco e di eccellenza nella nostra regione» ha concluso il sindaco Stop-pelli.
La delibera della Giunta di Maratea arriva a soli due giorni dalla scelta del Consiglio regionale lucano di approvare all’unanimità una mozione per discutere dell’intitolazione della saletta Mediafor (al piano terra del palazzo della Giunta regionale) proprio a Nino Postiglione. Non solo. Le intitolazioni nel ricordo del pirata dell’etere in questo ultimo anno sono state diverse. Anche Cittiglio, un comune del Varesotto, ha voluto intitolare una piazzetta nel centro stori-co sempre alle “Radio Libere 1976, nel ricordo di Nino Postiglione”. Anche dal Consiglio della Provincia di Salerno con una apposita targa nel Palazzo è stato ricordato l’impegno di Nino Postiglione come il primo pioniere dell’etere in Italia. Fu nel bel mezzo dell’estate 1976, e precisamente il 28 luglio, che la Corte costituzionale, fece uscire dalla clandestinità le trasmissioni radiofoniche private. Uscirono, quindi allo scoperto i “pirati pionieri” dell’etere, che trasmettevano da un garage, da una cantina, o, addirittura, come il lucano Nino Postiglione, dalla sua macchina, che, raggiungeva i rioni di Potenza, dalle alture della città.
E a Nino, la R.E.A. (Radio Televisioni Europee Associate, che raggruppa oltre 400 RadioTv in tutta la Penisola) ha riconosciuto un primato, erroneamente attribuito a Radio Milano International (1975) e a Radio Parma (1974). Infatti, nel 2006, in occasione del Trentennale delle Radio in Fm, Regina di quella magica stagione di libertà di espressione, fu riconosciuta Radio Milano International. Ebbene, la R. E. A., con documenti alla mano, ha invece dimostrato che la prima Radio Libera “ma libera veramente”, come cantava Eugenio Finardi, è quella fondata da Nino Postiglione e dalla moglie Palmina Tortorelli e iscritta alla Camera di Commercio nel 1973, che ancora trasmette ed è la radio più ascoltata in Basilicata da tutti conosciuta come Radio Potenza Centrale.
Ed è proprio sulla base di questi studi che ultimamente il nome di Postiglione è entrato di diritto anche nei libri di storia diventato un caso per una importante tesi di Laurea. Insomma. il pioniere dell’etere da Nord a Sud viene ricordato come il pioniere che con la radio raccontava le condizioni di disagio, oppressione e abbandono in cui versava la popola-zione. Eppure mentre tutti l’omaggiano la sua città Potenza resta inerme, nonostante la politica in modo bipartisan abbia chiesto un impegno alla Giunta del sindaco Guarente. In più la Rea è stato il primo Comune a cui ha chiesto una intitolazione ma oggi resta confermato il detto: nemo propheta in patria”

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