CON CUPPARO FUORI DAI GIOCHI FRATELLI D’ITALIA SCALPITA
Bardi dovrà decidere se attuare un immediato rimpasto di Giunta o attendere novembre come preannunciato da tempo. FI è quella più svantaggiata
L’uscita di Cupparo dalla Giunta regionale apre ora una vera crisi all’interno della maggioranza. Lo scenario che segue le dimissioni definite irrevocabili non è certo dei più facili. Se la scorsa volta il dialogo e le trattative hanno permesso al presidente della Regione Basilicata di far tornare l’assessore alle attività produttive al suo posto, dopo il colpo di testa, questa volta lo schema dovrà mutare.
Bardi ha davanti a se due possibilità: scegliere per un immediato rimpasto di Giunta o aspettare novembre con un quadro definitivo dalla scelta delle amministrativa e con il rinnovo del presidente del Consiglio regionale. Ogni scelta porta con se delle inevitabili conseguenze. L’immediato rimpasto di Giunta porterebbe, almeno per il momento, Fratelli d’Italia in vantaggio. Forza Italia infatti ne uscirebbe indebolita, restando con una sola presenza in Giunta: l’assessore alla Sanità Rocco Leone. Da tempo infatti i meloniani, allargato il gruppo dei consiglieri (da uno a quattro presenze) ha chiesto di avere maggior protagonismo in Giunta, affiancando all’assessore esterno Gianni Rosa (unico esponente di FdI) un altro della squadra di Fratelli d’Italia. Ad oggi però Bardi ha sempre tentennato a tale richiesta. I meloniani però compresa l’attuale difficoltà di Forza Italia si sarebbero già mossi per attuare un piano di rientro proponendo così uno di loro tra Vizziello, Baldassarre, Quarto e Coviello al posto di Cupparo. Le dimissioni improvvise di Cupparo avrebbero infatti servito la scelta di un assessore meloniano su un vassoio d’argento a Bardi. Se il presidente non volesse perdere altro tempo evitando di trattenere per se le deleghe di Cupparo potrebbe fare nel giro di poco tempo un nuovo assessore.
Una scelta che però in molti non danno per scontato considerato che il piano originario a cui Bardi stava lavorando in vista di un rimpasto a novembre era solo di sostituire gli assessori Leone e Merra. Con l’uscita di Cupparo le carte si mescolano nuovamente e il governatore potrebbe aver bisogno di più tempo per decidere. Infatti, l’idea di Bardi sarebbe quella di attendere gli esiti delle amministrative soprattutto a Melfi e Pisticci. Non solo. A Novembre si dovrà rieleggere il presidente del Consiglio regionale, scadendo di fatti l’incarico di Cicala. Il presidente per evitare di dover affrontare per ben due volte le trattative con i partiti, una ora e poi un’altra a novembre, potrebbe voler scegliere di discutere insieme tanto della presidenza del Consiglio quanto dei posti in Giunta. In questo modo ci sarebbero più alternative per “accontentare” gli alleati del centrodestra. In più ci sarebbe una situazione chiara della crescita dei partiti con il risultato delle amministrative. Ovviamente in base ai risultati l’ago della bilancia per le nuove nomine penderebbe sul partito di maggior successo.
C’è una terza possibilità per Bardi a cui, però, i partiti di centrodestra non sembrano essere ben disposti. Nominare solo un successore di Cupparo in attesa di novembre per poi provvedere al vero rimpasto di Giunta. Questa scelta però non piace molto ai partiti, considerato che Bardi dovrebbe garantire di lasciare al suo posto, nel rimpasto, almeno il nuovo assessore. Ma si sa in politica, di qui a novembre, il vento potrebbe mutare velocemente la sua direzione.