PARITÀ DI GENERE, INTITOLATE ALLE SCIENZIATE TUTTE LE AULE DELLA SCUOLA “SINISGALLI”
POTENZA L’Istituto Comprensivo si veste di nuovo aderendo al progetto “EduStem. Cultura scientifica e stereotipi di genere” promosso da Potenza Città per le Donne
Uno degli stereotipi esistenti è quello di una presunta scarsa attitudine delle studentesse verso le discipline Stem (Science, Technology, Engineering, Mathematics) che conduce a un divario di genere in questi ambiti, sia interno al percorso di studi che nelle scelte di orientamento prima e professionali poi. Le donne sono ancora scarsamente formate per intraprendere carriere nei settori scientifici e tecnologici che attualmente sono quelli a più alto tasso di occupazione. Per questo motivo il Dipartimento per le Pari Opportunità ha avviato, anche in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, iniziative volte a promuovere le pari opportunità e a contra-stare gli stereotipi di genere nei percorsi scola-stici, contribuendo a rimuovere gli ostacoli di tipo culturale, sensibilizzando docenti e studenti e valorizzando il talento delle studentesse e degli studenti in tali ambiti.
IL PROGETTO
Con l’intento di voler seguire le indicazioni ministeriali e non solo, si è pensato di avviare un percorso sperimentale di sensibilizzazione e informazione sulle discipline STEM promosso da Potenza Città per le Donne, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo L. Sinisgalli di Potenza, l’Ufficio della Consigliera di Parità della Regione Basilicata e Lions Potenza Host, al fine di favorire una riflessione sulla presenza delle donne nelle discipline STEM, per incoraggiare in maniera paritaria studentesse e studenti a sviluppare una lettura critica dei pregiudizi e degli stereotipi di genere riguardanti le mate-rie scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche, nonché di incoraggiare le studentesse allo studio di tali materie.
Il punto di partenza sarà, in occasione dell’apertura del nuovo anno scolastico, l’intitolazione di aule e laboratori dell’Istituto Comprensivo L. Sinisgalli alle scienziate che attraverso il loro impegno, hanno contribuito al progresso dell’umanità. In seguito, potranno aderire a questo innovativo progetto, altre scuole lucane attraverso una specifica manifestazione di interesse indirizzata all’Istituto capofila del capoluogo lucano.
LO STEP SUCCESSIVO
Durante tutto l’anno scolastico 2021-2022 si prevedono momenti formativi finalizzati a far conoscere le storie delle donne a cui sono state intitolate le aule al fine di tentare di ridurre gli stereotipi di genere, che frenano tante ragazze dal perseguire le proprie passioni e ambizioni in ambito tecnologico e scientifico e il prossimo 11 febbraio 2022 in occasione della Giornata mondiale delle donne e delle ragazze nella scienza è previsto un convegno informativo e formativo sui temi Stem per favorire la piena parità di genere nelle scienze alla presenza di relatori nazionali ed internazionali.
La questione verrà trattata con una particolarità: quella di non indagarne i presupposti scientifici o epistemologici ma offrire il profilo biografico delle scienziate, legandolo a un’immagine che a molte di queste donne di emergere da un anonimato anche visivo.
I profili biografici verranno preceduti da brevi introduzioni relative ai periodi storici che tracciano in forma divulgativa i contorni principali della presenza femminile nelle diverse epoche. In particolare verrà considerato il rapporto delle donne con il sapere e con le tecniche.
Il progetto oltre a coinvolgere la dirigente scolastica prof.ssa Giovanna Gallo, le referenti del gruppo “Comunicazione e immagine” ins. Lamonea Antonella, ins. Summa Carmelina, ins. Picerni Elvira, ins. Bruno Giuliana, prof.ssa Beneventi Teresa, prof.ssa Di Lucchio Carmelina, prof.ssa Romaniello Maria e tutti i docenti dell’Istituto, vedrà la partecipazione straordinaria di Sara Sesti, docente di Matematica e ricercatrice in storia della scienza, dell’associazione nazionale “Donne e Scienza”.
La professoressa Sesti ha curato per il Centro di Ricerca PRISTEM dell’Università Bocconi, la mostra “Scienziate d’Occidente. Due secoli di storia”, il primo studio italiano sulle biografie di scienziate.
È responsabile per l’Università Statale di Milano della rassegna di film “Vedere la Scienza –Sguardi sulle Donne di scienza”.
Ha pubblicato con Liliana Moro il libro “Scienziate nel tempo. Più 100 biografie”, L edizioni, Milano, 2020 da cui sono state selezionate le scienziate che dal 13 settembre abitato le aule dell’Istituto Sinisgalli di Potenza.
Collabora con diverse riviste di divulgazione scientifica e cura la pagina Facebook “Scienziate nel tempo” che ha ricevuto il premio “Immagini amiche” istituito dall’UDI con il patrocinio del Parlamento Europeo, per “premiare la comunicazione, che costruisce un’immagine positiva, senza stereotipi di genere e senza immagini sessiste”.
Inoltre Potenza Città per le Donne e la Consigliera Regionale di Parità della Regione Basilicata hanno aderito alla campagna europea #no-morematildas la campagna di AMIT (Association of Women Researchers and Technologists), nata in Spagna, che ha avuto modo di sensibilizzare i diversi attori sociali – educatori, media e persino politici – sui pericoli che l’invisibilità delle donne nella scienza ha sulle vocazioni scientifiche delle ragazze. Una campagna che è diventata un fenomeno sociale nella cultura popolare spagnola.
“Riesci a immaginare cosa sarebbe successo se Einstein fosse nato donna? Probabilmente non sapremmo chi è Einstein oggi. E probabilmente i meriti delle sue scoperte sarebbero stati presi da un collega ricercatore o anche da suo marito”. È questa lo slogan che si legge sul sito #NoMoreMatildas. Il movimento sottolinea quanto la mancanza di referenze femminili abbia avuto un forte impatto sulle aspirazioni professionali delle ragazze che si traduce in una minore presenza femminile nelle carriere STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics).
#NoMoreMatildas ci invita a immaginare, attraverso tre storie, come sarebbe stata la vita di Albert Einstein, Alexander Fleming ed Erwin Schrödinger se fossero state donne.
È possibile scaricare i materiali in lingua inglese gratuitamente dal sito ufficiale. Un altro vantaggio in quanto consentirà ai bambini di misurarsi con le abilità linguistiche.
L’obiettivo è quello di allargare la campagna anche in Italia e in Basilicata.