BENNARDI VERSO L’AZZERAMENTO DI GIUNTA LA QUADRA PERÒ SEMBRA MOLTO LONTANA
Le indiscrezioni sui nuovi assessori confermerebbero la teoria eversiva dei Volt: in pole Cotugno e Pistone. Il sindaco imbrigliato dai mal di pancia
MATERA. In previsione dell’imminente formazione della nuova Giunta, impazzano più che mai le indiscrezioni sui nuovi nomi. Si tratta ovviamente di ipotesi ma una cosa è certa e cioè che se le previsioni fatte da Cronache Lucane fossero giuste, allora la teoria dei “Volt” secondo la quale ci sarebbero stati degli “infiltrati” di altri partiti che con la scusa di dare loro una mano, prevedevano un domani di farli fuori, sarebbe confermata. Vediamo perché.
“CENTRO DEMOCRATICO” VERSO LA POSTA PIU’ ALTA
Tra i nuovi assessori sarebbe molto accreditato il nome di Angelo Cotugno, proveniente da una lunghissima carriera politica di centro sinistra, e che essendo un “informatico” potrebbe prendere il posto del quasi sicuramente rimosso Acito. Cotugno però lo ricordiamo è il braccio destro di Paterino, uno dei primi consiglieri “dissidenti”. Da un po’ di tempo inoltre il duo Cotugno Paterino fa parte de movimento “Campo Democratico”. Ora la manovra “eversiva” come dicono i “Volt” sarebbe consistita nel fatto che nell’ultima campagna elettorale Paterino e Cotugno si sono alleati con i “Volt” e Cotugno in particolare, aveva dichiarato di voler sostenere e spingere i giovani del movimento “Volt”. Lentamente però uscendo Paterino e Visaggi dal movimento Volt lo hanno svuotato per poi rivitalizzare il loro “Campo Democratico”. A conferma di ciò, l’altro nome di nuovo assessore su cui si vocifera con insistenza è quello di Maria Pistone, vecchia conoscenza della politica materana, e già assessore alle opere pubbliche che, defenestrata da Adduce nel 2012, ora reclamerebbe proprio quel posto. Ma è dunque solo una coincidenza che anche Pistone sia in quota a “Campo Democratico”?
LOTTA INTERNA DI “VERDI-PSI”: LA SPUNTA STIGLIANI
I continui capovolgimenti di fronte e soprattutto i colpi di scena a non finire che da circa un mese ormai caratterizzano la vita politico-amministrativa di Matera, se non fossero così nocivi all’economia e alla crescita della città, sarebbero proprio degni della miglior serie di “Bond- 007”. Infatti, cominciando proprio dall’ultima vicenda della presa di distanze della consigliera Lucianna Stigliani dal suo partito “Verdi-PSI”, per non aver alcuni componenti dello stesso solidarizzato con il dimissionario assessore Tantone, va detto che il risvolto finale è stato non già l’esclusione della Stigliani dal partito, ma addirittura la promozione della stessa a capogruppo consiliare dei “Verdi- Europa Verde -PSI”, mentre il detentore di tale ruolo, Mario Montemurro, che non ha per niente difeso le ragioni del dimissionario Tantone, ha perso il ruolo di capogruppo. E in un primo momento, Montemurro, paragonando-si sui social a “Cincinnato”, aveva pensato di mollare, ma poi ha deciso, sebbene detronizzato, di restare al suo posto. In tutto questo caos appare strano il comportamento di Digilio, Assessore alle attività produttive, e uomo di rilievo dei “Verdi-PSI” che però su questa vicenda rimane neutrale. Un silenzio che, a detta di molti, sarebbe il prezzo per mantenere la poltrona da assessore. È evidente comunque, a questo punto, che i “Verdi-PSI”, separati in casa, non saranno più una maggioranza tanto disponibile in sede consiliare, ammesso che finalmente si arrivi a riunire nuovamente il Consiglio comunale ormai fermo da luglio. Dopo la perdita di Tantone e Summa, i “Verdi-PSI” non saranno più neanche tanto indulgenti nei confronti di quello che rimane della “giunta” e dunque non saranno più un gruppo sulla cui fiducia Bennardi potrà contare ciecamente come invece ha fatto finora. Sempre in ambito consiliare, altri rimescolamenti di carte, potrebbero avvenire breve. Diversi i mal di pancia in atto: la consigliera Angela Caldarola avrebbe intenzione di trasmigrare dal M5S di cui fa parte, e dare manforte al gruppo dei “Verdi-PSI”, mentre l’altra consigliera grillina Milia Parisi, seguendo le ragioni del riequilibrio politico e anche un po’ quelle “affettive” potrebbe transita-re nei “Volt”. Tutti questi “movi-menti” in azione, però non giovano affatto alla stabilità dell’amministrazione cittadina che, secondo il principale rumor di queste ore, vorrebbe Bennardi ormai intenzionato a capitolare, pronto a prendere formalmente atto della crisi e azzerare la giunta. Certo far partire il “Bennardi Bis” dopo lo svolgimento delle elezioni amministrative di ottobre sarebbe stato l’ideale per tutti quei movimenti e partiti di maggioranza che si stanno sfaldando e stanno perdendo pezzi, ma ormai come già detto, il rimpasto non è più un’opzione ma un’urgente necessità.