MENSA SCOLASTICA, AUMENTA DEL 40% IL COSTO DEI PASTI LE OPPOSIZIONI TUONANO: «È UNA SCELTA INTOLLERABILE»
La decisione è stata presa senza coinvolgere il consiglio comunale. Idea cambiano e FdI: «Da oggi nessuna iniziativa autonoma. Vigileremo». Lorenzo (Art.1): «Il sindaco si ravveda»
E’ da poco iniziata la scuola e a breve inizierà anche il servizio mensa per quegli istituti che prevedono il tempo prolungato nel loro piano studi. A Potenza, quest’anno il servizio mensa costerà di più. Un rincaro del 40 percento che peserà notevolmente sui bilanci delle famiglie che ne usufruiranno. Decine le lamentele dei genitori che, in un periodo delicato come questo caratterizzato dalla crisi economica scaturita dalla pandemia, non condividono l’aumento di un servizio che a volte è anche scadente. Per la decisione presa dall’Amministrazione comunale non si sono indignati solo i genitori ma anche le opposizioni. «Da un giorno all’altro e senza alcun preavviso – affermano i consiglieri di centrosinistra- le famiglie potentine hanno appreso la triste novità del raddoppio del costo della mensa scolastica. Un fatto grave, soprattutto se consideriamo il periodo di crisi sociale ed economica che co-segue alla Pandemia da Co-vid-19».
«All’ interno di questo contesto, – continuano – appare davvero incomprensibile ed ingiustificabile l’ atteggiamento di un’amministrazione che si limita ad annunciare l’aggravio del costo a carico dei cittadini senza provare ad immaginare delle misure di sostegno (almeno per le famiglie meno abbienti)». «Pretendiamo -concludono i consiglieri di opposizione – che si torni a rispettare il ruolo del consiglio comunale: nelle prossime ore presenteremo inter-rogazione urgente all’ interno della quale chiederemo alla giunta comunale di chiarire le motivazioni di questa ennesima umiliazione nei confronti dei cittadini». Se cambia poco o quasi per le fasce di reddito “bassi” i rincari graveranno maggiormente su quelle famiglie che presentano un Isee pari a 12 mila euro annui. «Colpiti soprattutto i nuclei con più figli mono-reddito – afferma il consigliere pentastellato Marco Falconeri – che seppur p-tendo usufruire del 50% dal secondo figlio in poi vanno incontro ad una spesa certa di 6,24 a pasto con un totale annuo che si aggirerebbe intorno ai 1400 euro annui». I gruppi consiliari Idea Cambiamo e Fratelli d’Italia, invece affermano: «C’è una parte della maggioranza che non condivide il modo con cui viene gestita la macchina amministrativa. Quel senso di responsabilità, di capacità, di esperienza amministrativa che solitamente viene fuori proprio nei momenti di maggior bisogno sociale è venuto me-no con la grande “cantonata” presa sull’ aumento delle tariffe delle mense scolastiche comunali. La politica ha delle responsabilità ma soprattutto un ruolo ben preciso: quello di dettare l’indi-rizzo all’azione amministrativa nell’interesse e a tutela del cittadino e dell’amministrazione stessa. Non si può continuare ad affidare la gestione dell’ente ai suoi dirigenti. Tocca a coloro che so-no stati scelti dai cittadini assumere le decisioni. Da oggi non ci sarà più spazio per iniziative assunte in maniera del tutto autonoma. Saremo vigili e attente affinché il ruolo per cui siamo stati eletti possa essere svolto nel pieno delle nostre funzioni. Non ci saranno sconti per nessuno». «La notizia inaspettata dell’aumento del costo dei pasti per i bambini delle scuole di Potenza è incomprensibile e grottesca. Non solo destano perplessità le modalità del provvedimento, assunto nottetempo e senza alcun preavviso, con un vero e proprio blitz, ma nel merito costituisce un fatto gravissimo e da stigmatizzare soprattutto in questo periodo di crisi sociale ed economica. Auspichiamo un rapido ravvedimento del Sindaco e della sua giunta» afferma il vice segretario regionale di Articolo Uno Luca Lorenzo.