POSTIGLIONE, UN UOMO AL SERVZIO DEL PLURALISMO DEMOCRATICO
L’INTERVENTO La soddisfazione del capogruppo di FdI Vizziello per l’approvazione della mozione sulla intitolazione
La mozione esprime l’opportunità di intitolare alla memoria del compianto Bonaventura Postiglione la saletta Mediafor, situata al piano terra del Palazzo della Giunta regionale della Basilicata, quale manifestazione concreta dello spirito di riconoscenza e gratitudine della nostra regione e dell’intera comunità lucana per l’impegno e l’opera di Nino Postiglione al servizio dell’informazione e del pluralismo democratico, sfatando in concreto la sensazione che il proverbio ”Nemo propheta in patria”, purtroppo, spesso attecchisce ancora nella nostra regione.
Il merito di Bonaventura Postiglione è stato quello di essere un precursore rispetto alla rilevanza sociale del fenomeno della radiodiffusione, laddove, negli anni settanta, una situazione di monopolio di fatto, riservava esclusivamente allo Stato l’esercizio della radiodiffusione.
La lungimiranza di Nino Postiglione sta nell’aver compreso, prima del 1976 e quindi prima della sentenza della Corte Costituzionale che concesse ai privati la facoltà di trasmettere( anche se solo via cavo) programmi radiofonici in ambito locale, come le radio fossero straordinari strumenti di aggregazione sociale, attraverso la divulgazione di informazioni , approfondimenti, idee, mode e canzoni.
Oggi viviamo nella cosiddetta società della comunicazione e diamo per scontate cose che negli anni settanta erano tutt’altro che scontate, proprio perché il formale riconoscimento del pluralismo dell’informazione e della comunicazione si scontrava di fatto con l’impossibilità per le radioemittenti private di esistere e di diffondere i propri messaggi politici, sociali, economici o di costume. Anche grazie all’azione di Nino Postiglione molti cittadini lucani e del Mezzogiorno d’Italia hanno potuto quindi partecipare effettivamente alle vicende politiche, economiche e sociali che hanno caratterizzato la nostra regione e il Sud Italia, sentendosi meno soli al cospetto di ogni avvenimento che abbia caratterizzato la propria vita personale o quella della nostra comunità.
