STAMPA, SALA NINO POSTIGLIONE IN REGIONE ALL’UNANIMITÀ IL DEFINITIVO SÌ DAL CONSIGLIO
Il tributo della politica al pionere dell’etere Istrione: nel 1973 l’iscrizione alla Camera di Commercio di “Radio Potenza Uno Centrale”
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità l’intitolazione della sala stampa ubicata al piano terra del Palazzo della Regione al pionere delle radio libere in Italia, Bonaventura Postiglione. Dalla sintesi dei discorsi che in merito si sono susseguiti in Aula, come quelli dei consiglieri regionali Vizziello e Bellettieri (nella pagina a lato, i loro interventi nella versione integrale) è emerso come l’atto rappresenta la «manifestazione tangibile dello spirito di riconoscenza e gratitudine della nostra regione per l’impegno e l’opera di Nino Postiglione al servizio dell’informazione e del pluralismo democratico».
Così dopo le intitolazioni a Postiglione decise dal Comune di Cittiglio e da quello di Maratea, nonchè dalla Provincia di Salerno, anche la Regione ha scelto con la massima condivisione di tributare la memoria di “Istrione” primo scommettitore sull’etere.
La sala Nino Postiglione prima aveva un nome soltanto convenzionale: “Mediafor”. Così veniva indicato lo spazio adibito alla comunicazione, istituzionale e non, sito nei pressi di piazza Bologna a Potenza.
Con l’impiantistica e l’attrezzatura tecnica di cui il centro era dotato, trasferita a via Verrastro, per volere dell’allora dirigente dell’Ufficio comunicazione della Regione, Cecilia Salvia, a lei intitolato, invece, l’auditorium di Tito, la sala stampa in Regione ereditò dal “donatore” anche la denominazione.
Da ricordare come la Rea di Roma (Radio Televisioni Europee Associate), per voce del consigliere nazionale Tonino Luppino, da anni ha portato alla luce i risultati di un’attenta indagine conoscitiva che ha riconosciuto alla Basilicata il primato del potentino Bonaventura Postiglione quale «primo pioniere delle Radio libere in Italia». Come da documentazione della Camera di Commercio industria, artigiano e agricoltura di Potenza, al 26 gennaio del 1973 risale l’iscrizione della ditta individuale, unico proprietario Bonaventura Postiglione, “Radio Potenza Uno Centrale
Come riportato nella mozione approvata dal Consiglio regionale, «in Italia, per molti anni l’esercizio della radiodiffusione è stata riservata esclusivamente allo Stato, dal momento che i privati non avevano il permesso di trasmettere il proprio palinsesto via radio». Ciò nonostante dagli inizi degli anni ‘70, alcuni pionieri hanno forzato il monopolio che riservava esclusivamente allo Stato l’esercizio della radiodiffusione, aprendo radio pri-vate via etere, senza aspet-tare un pronunciamento dello Stato. La legittima-zione, infatti, avvenne sol-tanto anni dopo, nel 1976, con la pronuncia della Cor-te Costituzionale che con-cesse ai privati la facoltà di trasmettere, anche se solo via cavo, programmi in ambito locale.
A Postiglione il merito di aver reso, ancora oggi certe circostanze non accadono con facilità, la Basilicata protagonista e partecipe di una rivoluzione nazionale per l’estensione degli strumenti, nel suo caso la radio, attraverso i quali ampliare l’esercizio della democrazia.«Nino Postiglione – come riportato ancora nella mozione – prima come art-fice delle emittenti radio private in Italia, poi come giornalista ed editore è riuscito nel corso degli anni a tracciare un percorso in grado non solo di conquistare l’attenzione degli ascoltatori, ma anche di rendere meno solo ognuno di noi, promuovendo la partecipazione dei cittadini lucani agli eventi sociali ed economici che negli anni hanno caratterizzato il destino della Basilicata, del Mezzogiorno e del Paese, soprattutto con il suo modo di fare comunicazione a conquistare sempre più l’attenzione degli ascoltatori».