MOLES CON MAGLIONE

Si sa in campagna elettorale i big della politica nazionale attraversano il Paese in lungo ed in largo a caldeggiare questo o quel candidato, ovviamente appartenente al proprio schieramento. Senza voler criticare  un simile gioco delle parti, insito nella politica che poi serve a riscaldare gli animi dei supporters, ci si accorge però molto facilmente quando quel gioco delle parti è solo forma oppure quando diventa sostanza. La visita a Melfi del sottosegretario all’editoria (unico esponente lucano nel governo Draghi) Giuseppe Moles non è stata una visita di cortesia. Moles, anche nelle vesti di coordinatore lucano di Forza Italia e proprio in quanto leader nazionale del partito di Silvio Berlusconi (parliamo di uno dei soli 4 sottosegretari della Presidenza del consiglio) non ho voluto mancare a questo appuntamento elettorale di Melfi dove lui stesso ha dichiarato si gioca un pezzo importante della credibilità regionale di un partito e di una coalizione. Moles arrivava dal Piemonte ed ha voluto a tutti i costi incontrare e abbracciare personalmente Giuseppe Maglione. Ecco la differenza fra un leader nazionale che più per forma che per sostanza arriva a sostenere il proprio candidato oppure di colui che invece ha il desiderio reale di voler caldeggiare una candidatura ritenuta quantomai pertinente e utile ad una città. Melfi ha bisogno di ripartire mentre c’è un valore che non tutti i politici locali e nazionali possono garantire ed è quello della lealtà la stessa che Giuseppe Moles riconosce e garantisce a Peppino Maglione. Il patron del Melfi calcio e’ per tutti notoriamente persona leale, sincera, educata. Valori che non tutti possono con altrettanta chiarezza poter vantare. Moles e Maglione al termine dell’incontro con il popolo di Forza Italia a Melfi erano emozionati e soddisfatti. Per Maglione è

L’ennesima consacrazione di un imprenditore prestato alla politica che si avvicina ogni giorno che passa di più al traguardo di diventare sindaco di Melfi