RIMPASTO DI GIUNTA: BENNARDI PUNTA SUGLI ELETTI PIÙ VOTATI
MATERA Anche la matematica dà “Campo Democratico – Gruppo Misto” con Paterino e Visaggi in vantaggio per le nuove assegnazioni
MATERA. Ai movimentati colpi di scena e alle inaspettate alleanze politiche che stanno animando la settimana finale della campagna elettorale che domenica e lunedì prossimi porterà molti comuni italiani e anche lucani alle elezioni amministrative, corrisponde nel “Palazzo” e dunque nelle file dell’Amministrazione materana un silenzio ed un immobilismo surreali.
Ciò non fa altro che confermare la tesi che Cronache Lucane sostiene già da un po’ e cioè che sarebbe in atto un “armistizio” tra le forze di maggioranza per arrivare alle urne a schieramenti, apparent-mente, intatti e compatti per poi, all’indomani dei risultati elettorali, azzerare la giunta e fare la conta e il “regolamento” dei conti su cariche e deleghe. Ma se le tatti-che politiche e di “poltrona” richiedono attese strategiche, non certo può più aspettare la città e i cittadini materani che con sempre maggior insistenza ci segnalano la loro preoccupazione per la macchina amministrativa in panne. A incepparla è il perdurare del conflitto tra la maggioranza “regolare” e gli otto consiglieri di maggioranza “critica” che rivendicano, questi ultimi, oltre a un cambiamento di rotta e al riconoscimento delle scelte sbagliate fatte fino ora dal Sindaco, anche maggior considerazione per le loro posizioni all’interno della coalizione. Dall’altra parte del “muro” c’è il M5S compatto che pur sapendo ed accettando l’inevitabile prossimo rimpasto di giunta, non vuole cedere al cosiddetto ritorno della “vecchia politica”, che invece de-finisce se stessa “esperta politica” e reclama un riconoscimento proporzionato agli ultimi risultati elettorali. Detto quindi che prima o poi la “Giunta” verrà azzerata e ricostituita, se facciamo un ragionamento basato sulla rappresentatività ed esclusivamente sui numeri dei voti conseguiti da ciascun consigliere nelle ultime elezioni, si avrebbe per esempio che gli ex Volt, ora “Campo Democratico –Gruppo Misto” con Paterino forte di 196 voti e Visaggi di 174, hanno senz’altro valide ragioni nel proporre Cotugno come assessore della nuova giunta. Quanto poi a Maria Pistone, sempre ex-Volt, di voti ne ha presi ben 259, quindi, il rumor sull’assegnazione anche a lei di un assessorato, verrebbe chiaramente confermato. Nello stesso tempo, all’interno del M5S, dopo Materdomini che con 500 voti è stato nominato Presidente del Consiglio Comunale e dopo Salvatore che con 399 voti è diventa-to Capogruppo del M5S in Consiglio, la terza più votata è stata proprio Milena Tosti con 276 voti, co-lei che però in dissidio con il movimento ne è fuoriuscita per passare a “Matera Trepuntozero”a dar man forte a Scarciolla. Ora se la terza in “classifica” del M5S, è per così dire “esodata” c’è sicuramente qualcosa che lo schieramento deve rivedere sui programmi e il modo di attuarli. Se poi si consi-dera che il grillino Leonardo Ru-bino che è stato assunto nello staff del Sindaco e ricopre un ruolo di grandissimo prestigio ha totalizzato solo 86 voti, allora, non sarebbe strano se altri delle lista M5S che lo hanno sopravanzato nei voti chiedessero per sé qualcosa in più! Ma dopo tutti questi calcoli, la domanda resta sempre la stessa e cioè, l’applicazione del “Manuale Cencelli”, vale a dire incarichi e deleghe proporzionati matematicamente ai voti presi, se dà senz’altro risultati diversi da quel-li attuali, basta per avere un’amministrazione più efficiente?