TRIBUNALE DI BRESCIA CASO ZILIANI : CON LA CRIMINOLOGA URSULA FRANCO ANALIZZIAMO “ORDINANZA APPLICATIVA DI MISURA CAUTELARE” EMESSA DAL G.I.P.
“C’è un limite al diritto di cronaca, chi lo supera va perseguito per Istigazione al suicidio”
#uncasoallavoltafinoallafine
Omicidio di Laura Ziliani, la criminologa Franco analizza l’Ordinanza emessa dal GIP
Criminologa Ursula Franco: “C’è un limite al diritto di cronaca, chi lo supera va perseguito per Istigazione al suicidio”
?Dottoressa Franco, l’abbiamo vista nella prima puntata di “Messi a fuoco” di Andrea Cittadini, ci sintetizza i suoi interventi?
Premetto che io non do per scontato che una procura abbia ragione visti i tanti errori commessi dai magistrati, dall’arresto di Filippo Pappalardo avvenuto il 27 novembre 2007 per i reati di sequestro di persona, omicidio volontario e occultamento di cadavere dopo la scomparsa dei due figli Ciccio e Tore, poi trovati morti per incidente in una casa abbandonata, al rinvio a giudizio per omicidio volontario dell’Ispettore Francesco Ferrari in un caso di suicidio, a quello di Marco Venturi sempre in un caso di suicidio, all’errore giudiziario che ha distrutto la vita di Michele Buoninconti condannato per omicidio in un caso di morte accidentale, alle infinite indagini per omicidio volontario sui fratelli Ciocan accompagnate da 2 richieste di arresto.
Infine, c’è un limite al diritto di cronaca, chi lo supera va perseguito per “Istigazione al suicidio”
E ora le rispondo, ho ripetuto a Cittadini ciò che ho sostenuto in questi mesi ovvero che con ciò che era trapelato non si poteva sostenere che Laura Ziliani fosse stata uccisa, infatti non era trapelato nulla che si potesse leggere in modo univoco e non c’erano dati di rilievo riguardo alla causa di morte, dati che peraltro ancora mancano.
Di certo una richiesta di soccorsi fatta entro le 2 ore non è un indice di colpevolezza, in specie perché le ragazze avevano perso un padre proprio in un incidente occorso in montagna.
Ho detto però al conduttore che, dopo aver letto l’Ordinanza, mi ero fatta un’idea chiara sul caso e che la Procura di Brescia aveva fatto bene a richiedere l’arresto dei tre attori protagonisti negativi di questa triste storia.
Una storia i cui confini devono essere ancora segnati non tanto relativamente a chi abbia ucciso e come ma riguardo allo stato mentale dei tre e a chi avrebbe tratto beneficio dall’eliminare Laura Ziliani.
Credo che Mirto Milani, poiché stava gestendo alcuni Bed&Breakfast di proprietà della vittima, si sentisse ormai in diritto di mettere bocca sull’economia di tutti, della madre e delle due figlie.
Il fatto che non ci fosse grande apertura all’esterno da parte dei 3 ragazzi fa pensare quasi ad una “folie à trois”
In alcune intercettazioni sembra che le due ragazze non si rendano conto di ciò che hanno fatto.
Immaturità? Ritardo cognitivo? Dipendenza da Mirto?
Silvia e Paola Zani avevano lanciato un appello il giorno dopo la scomparsa della madre:
Paola Zani: A chiunque la veda, l’abbia vista, venga alla casa del Pronto Socc… del Soccorso Alpino a Temù e dia informazioni perché qualunque cosa potrebbe aiutarci a trovarla, potrebbe essere la cosa che serve ad aiutarci a trovarla, quindi vi prego.
Silvia Zani: Sì, qualunque… qualunque segnalazione abbiate, anche soltanto se l’avete vista di striscio, per favore, ditecelo perché potrebbe davvero servire pochissimo per indirizzate le ricerche nella direzione giusta.
?Dottoressa, che cosa si evince dalle loro parole?
La priorità sia di Paola che di Silvia, almeno in questi stralci, è avere informazioni utili a ritrovare la madre Laura.
Le parole “vi prego” e “per favore”, pronunciate dall’una e dall’altra, potevano essere sia il frutto della disperazione che del desiderio di apparire allineata con i buoni.
Infine, il ”davvero”, detto da Silvia, poteva apparire superfluo ed inaspettato ma poteva anche spiegarsi con il desiderio di rinforzare le parole della sorella.
?Dottoressa, che cosa l’ha convinta della colpevolezza dei 3 arrestati?
Le dichiarazioni di Silvia come persona informata sui fatti, Silvia ha falsificato da subito, ha costruito una storia;
il fatto che nessuno si preoccupasse delle sorti della Ziliani; la storia dei telefoni “venduti” e poi formattati; la dichiarazione di Silvia dopo il ritrovamento della prima scarpa
“Non ho idea di dove si possa trovare la scarpa sinistra gemella di quella ritrovata”
l’inspiegabile deposizione da parte di 2 degli arrestati della seconda scarpa di Laura, posto che una scarpa già era stata trovata, perché si sono presi quel rischio? Sfida? Gioco?
Sembra quasi che questo omicidio abbia aggiunto vivacità alle loro vite tristi.
?Dottoressa, confesseranno?
Sono in 3, è alquanto probabile. Le ricordo l’omicidio di Isabella Noventa
*^*