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AUMENTO RETTA MENSA SCOLASTICA, I GENITORI: «VOGLIAMO UN NOTA FORMALE E NON SOLO PAROLE»

Dopo la protesta sotto il Palazzo di Città il sindaco Guarente ci ripensa e annuncia: «I costi in più saranno sostenuti dall’Ente»

E’ di pochi giorni fa l’annuncio di un sostanzioso aumento delle tariffe della mensa scolastica per gli studenti di Potenza che ha scatenato immediate reazioni nelle famiglie già molto provate dopo i mesi della pandemia. I genitori che si sono visti aumentare vertiginosamente la tariffa della mensa si sono riuniti in comitato ed hanno immediatamente chiesto un confronto con il sindaco della città, Mario Guarente, per illustrare le ragioni delle famiglie e chiedere in che modo l’amministrazione comunale intenda affrontare la questione. Il Sindaco, nella mattinata del 27 settembre, ha ricevuto a Palazzo di città una rappresentanza di genitori ed ha rassicurato circa un rapido intervento per risolvere la questione, anche se i genitori, che devono procedere agli adempimenti per l’iscrizione dei bambini alla mensa entro il prossimo 30 settembre, attendono atti amministrativi certi prima di poter tirare realmente un sospiro di sollievo. «Il Sindaco Guarente ci ha rassicurato comunicandoci che a breve uscirà una nota formale che chiarirà che non ci saranno modifiche sostanziali per l’iscrizione alla mensa scolastica per la quale verranno adottate le vecchie tariffe – spiega una mamma del Comitato Genitori Potenza contro l’aumento delle tariffe mensa – tuttavia, poiché l’Amministrazione parla per atti formali e non per comunicati stampa, il Comitato ha chiesto che vengano adottati gli atti amministrativi conseguenti a quanto dichiarato per rassicurare le famiglie». Il rischio concreto è che i genitori, se non avranno una rassicurazione “formale” del ritorno alle tariffe precedenti entro il 30 settembre, non iscriveranno i figli alla mensa, con ogni relativa conseguenza. Al-lo stato, l’ultimo atto formale è la determina n. 507 che stabilisce l’aumento delle tariffe. «Il Sindaco ci ha anche comunicato che si sta lavorando per la rimodulazione delle fasce ISEE –prosegue la rappresentante del Comitato dei genitori – ma si tratta di un’operazione un po’ più lunga, essendo richiesta anche l’approvazione da parte del Consiglio Comunale. Noi siamo fiduciosi, non abbiamo motivi per credere che il Sindaco non farà seguire gli atti alle sue parole e restiamo in attesa della nota formale preannunciata e degli atti conseguenti. I tempi sono stretti, però, perché quando si iscrive un bambino alla mensa bisogna allegare la ricevuta di pagamento di un certo numero di pasti». I genitori si chiedono, per effettuare il versamento di iscrizione, quale tariffa deve applicare. Inoltre, soprattutto per i bambini della scuola materna, in questo momento di incertezza, molti genitori stanno pensando di non iscrivere affatto i bambini alla mensa, organizzandosi per andare a prenderli prima dell’orario del pranzo, sebbene questo sarebbe un disagio per le famiglie che rischia di ricadere soprattutto sulle donne. Una mamma lavoratrice che dovrebbe iscrivere tre bambini alla mensa scolastica ha evidenziato che le converrebbe quasi lasciare il lavoro piuttosto che pagare le tre iscrizioni. «È, inoltre, un problema che potrebbe ripercuotersi anche sui la-voratori con la riduzione delle iscrizioni. – conclude la rappresentante del Comitato – un problema che deve essere risolto tempestivamente». Il Sindaco Guarente, dal canto suo, a margine dell’incontro, ha confermato l’impegno del Comune a farsi carico dell’aumento delle tariffe fino a dicembre e a procedere alla rivalutazione delle fasce ISEE non ritenendo giusta un’ultima fascia nel quale confluiscano indistintamente tutti quelli che hanno un ISEE oltre 12.000 euro, livello facilmente raggiungibile. «Il surplus del costo del pasto, che è dovuto all’aumento delle spese per il COVID – ha spiegato Guarente – sarà a carico del Comune fino a dicembre, ossia fino a quando verrà bandita la nuova gara e sarà definito il nuovo quadro delle fasce ISEE e dell’organizzazione del pasto. D’altra parte questo aumento non è una novità. Già dallo scorso anno si era presentato a causa delle spese COVID e, come per lo scorso anno, anche per quest’anno il Comune sosterrà questa spesa. Ci siamo trovati di fronte al bivio di dover scegliere tra far partire il servizio mensa a dicembre o adesso nell’attesa di ultimare le procedure legate al servizio. Il Comune di Potenza sconta una carenza di organico non più sostenibile, circa 270 unità in meno rispetto a quelle che dovremmo avere – ha concluso il Sindaco – Questo ha effetto anche sulle gare e sulle procedure. L’ufficio gare dispone di sole tre persone ed è in affanno perché sta lavorando su milioni di opere da realizzare. Ecco perché a volte le amministrazioni subiscono dei rallentamenti».

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