RESTA CHIUSO IL “PERIMETRO DI MAGGIORANZA” MA SI APRE IL CONFLITTO TRA GENERAZIONI POLITICHE
Atteso ad Horas il “Documento di accordo congiunto” per decidere il rimpasto della giunta Bennardi
La tanto attesa presentazione al Sindaco Bennardi da parte dei gruppi consiliari “Campo Democratico- Gruppo misto”, Socialisti, Verdi e Matera Trepuntozero, di un documento congiunto per definire e possibilmente risolvere l’attuale situazione di crisi di maggioranza, sta subendo dei ritardi derivanti dalla recente presa di posizione dell’intero gruppo M5S che, compattatosi, sarebbe disposto a cedere sulla necessità di riformulare la composizione della “Giunta” e acconsentirebbe anche di rivedere e rimodulare alcune decisioni programmatiche errate, ma non sarebbe affatto disposto ad accettare i nomi che sulle deleghe vengono proposti da alcuni degli otto consiglieri cosiddetti “dissidenti”. Il conflitto interno alla maggioranza sarebbe acuito dal fatto che il M5S ritiene che la “vecchia politica” sia ormai fuori dai giochi, mentre i veterani della politica materana, ritengono che avendo i grillini dopo un anno di amministrazione disatteso il tanto ventilato cambiamento, è bene che si lascino “guidare” da chi è più esperto. Raccogliendo alcuni rumors sarebbe in questo m-mento in atto in seno alla maggioranza non solo un conflitto politico, ma anche uno scontro trasversale tra generazioni. I “Volt” infatti, per antonomasia il movimento dei giovani, dunque i “figli” della vecchia politica, non sarebbero disposti ad ammettere il ritorno dei cosiddetti “saggi”. Se però gettiamo un discreto sguardo anagrafico sugli otto consiglieri “critici” e cioè i Socialisti De Palo, Iosca e Stigliani, i tre di Campo Democratico Paterino, Visaggi e Di Lecce, e poi Scarciolla e Tosti di Matera Trepuntozero, vediamo come in effetti ci sia un’ equa distribuzione generazionale e anche una certa compensazione come ad esempio tra il “veterano” Paterino e la neofita Visaggi. Nel frattempo i punti su cui fondare l’accordo rimangono fermi e cioè lasciare immutato il perimetro della maggioranza, rivedere l’assetto della “Giunta” e puntare alla giusta rappresentanza all’interno della stessa.