SALA POSTIGLIONE, «ORGOGLIOSO DA LUCANO E DA SOTTOSEGRETARIO»
Moles soddisfatto per l’intitolazione in Regione sprona il Comune di Potenza: «Deve rivendicare la primogenitura delle radio libere»
A commentare, da Roma, con soddisfazione l’intitolazione della Sala stampa del Consiglio regionale di Basilicata, «all’indimenticato» Nino Postiglione, nel ricordo delle radio libere, il Sottosegretario all’Editoria, Giuseppe Moles che ha esordito sottolineando l’aver appreso la notizia «con gioia e orgoglio, da lucano e Sottosegretario».
«Sono fiero del fatto che – ha aggiunto Moles che è anche Commissario regionale di Forza Italia Basilicata – dopo Cittiglio in Lombardia e la Provincia di Salerno, anche in Basilicata, sua terra natia, le Istituzioni inizino a ricordare Postiglione come merita. Fu infatti un antesignano della libertà di informazione, ed in più ha condiviso con il presidente Berlusconi tante battaglie: dopo la senten-a storica della Corte Costituzionale del 1976, infatti, fu uno dei promotori del diritto a trasmettere via etere non solo a livello locale, ma anche sull’intero territorio nazionale».
«Mi piace ricordare Nino Postiglione – ha aggiunto il Sottosegretario all’Editoria – anche per la comune passione politica che ci ha unito, dato che, agli inizi di Forza Italia, fu fondatore e pioniere, anche in questo caso, del primo Club azzurro in Basilicata, tra l’altro uno dei primi in Italia, come testimonia un documento che conservo gelosamente e che mi fu consegnato, proprio nella sua Radio Potenza Centrale, dal figlio Giuseppe. Ora è il momento di ricordarlo anche nella citta’ che gli ha dato i natali e dalla quale è partita, come attesta l’indagine delle Radiotv Europee Associate con lo storico certificato della Camera di Commercio del 1973, la primaradio libera italiana». «Potenza – ha concluso il senatore Giuseppe Moles, Sottosegretario all’Editoria e Commissario Regionale di Forza Italia Basilicata – deve quindi orgogliosamente rivendicare la primogenitura a livello nazionale di quell’anelito di libertà sancito dall’articolo 21 della nostra amata Carta Costituzionale».