BasilicataBlogPolitica

OFFESE E STRALI DAL CENTROSINISTRA AGLI AVVERSARI UNA CAMPAGNA ELETTORALE CHE NON PIACE AI CITTADINI

VERSO IL VOTO Il comizio di Simonetti contro Maglione indispettisce i melfitani. Gli elettori chiedono un linguaggio rispettoso privo di insulti

MELFI. “Ogni popolo ha il governo che si merita”. Questa è la massima che pesa come un macigno sui cittadini di Melfi, all’indomani delle furenti polemiche divampate per l’atteggiamento poco rispettoso dimostrato da esponenti del centrosinistra nella campagna elettorale in corso.
A prescindere dagli orientamenti politici, dalle preferenze che esprimeranno nella cabina elettorale, dai voti disgiunti e di cortesia che sentiranno di dover indicare sulla scheda, i cittadini di Melfi si sono sentiti oltraggiati dallo spettacolo inopportuno che questa campagna elettorale ha riservato. Diversi i malumori registrati dopo l’atteggiamento considerato poco corretto del candidato sindaco Simonetti e l’ambasciatore della cultura Nigro che hanno portato sul palco elettorale, dileggiando l’avversario Giuseppe Maglione con frasi, espressioni e motteggi considerati da molti irrispettosi. Un atteggiamento che avrebbe portato gran parte dei cittadini a non volersi identificare in questa classe dirigente e hanno tremato quando la questione, che ha avuto risonanza regionale, ha portato all’inevitabile conclusione che questa classe politica sia inevitabilmente lo specchio della città. Lo sdegno è stato trasversale, non solo nella coalizione avversaria che dall’inizio della campagna elettorale subisce attacchi verbali violenti e fuori contesto, ma anche nella stessa coalizione di centro sinistra che a quanto pare non si riconosce in questo modo di fare politica e che sente che dovrá pagare il fio anche per queste scelte non condivise. Sono tanti i candidati e i sostenitori del centro sinistra che hanno sobbalzato nell’udire le offese personali e gratuite del “venerabile maestro”, contrarie ad ogni regola di correttezza e di fair play oltre che più pragmaticamente dannose e controproducenti lanciate contro l’avversario Maglione. In pochi nella coalizione di centro sinistra han-no avuto il coraggio di esporsi per difendere l’indifendibile, per giustificare lo scivolone, per mettere una pezza e limitare i danni. Al contrario la gente di Melfi sui social in massa ha stigmatizzato quel comizio vergognoso. Mentre i candidati della coalizione di Maglione si sono scusati con i cittadini per quanto accaduto, benché lo abbiano solo subito, il gotha del centrosinistra, invece, tace, come se fosse tutto normale, tutto fisiologico, dimostrando ancora una volta la disconnessione dalla base, dagli elettori, dai cittadini. Il centrosinistra an-cora una volta non ascolta, non vede, e non si rende conto che quei gesti hanno offeso non solo un avversario politico ma un’intera comunità che, agli occhi di tutta la Regione è l’immagine speculare di quella classe dirigente. Perché viene naturale chiedersi cosa aspettarsi dal resto della cittadinanza se “l’intellighenzia”, la mente direttiva ed organizzativa più illustre e blasonata della cultura cittadina razzola nel torbido come se fosse naturale. La gente non ci sta e per strada, sui social, ha reagito con forza a questo brutto episodio, prendendo le distanze da simili comportamenti e dimostrando che la comunità melfitana, i cittadini, senza blasoni culturali e senza riconoscimenti letterari, sono altro da questo e di-mostrano un’onestà intellettuale e una correttezza morale dalla quale certi maestri letterari e professionisti di partito dovrebbero imparare, se solo riuscissero a guardare in basso, poco sotto la base del loro piedistallo.
Nel sentire le offese rivolte a Maglione vie-ne voglia di rispondere come Jep Gambar-della “sull’uomo dal cervello piccolo cadrebbe qualunque gentiluomo” sciorinando, in ordine sparso, tutte le piccolezze commesse, omesse, tentate, realizzate, mascherate e nascoste dagli interlocutori di turno. È questa la “Grande Bellezza di Melfi”, quella di saper reagire e chiamare le cose con il proprio nome, affermando con forza che quelle parole, quel modo di fare politica non gli appartiene.

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti