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LA TRIASSI TRASFERITA PER PUNIZIONE A POTENZA

Procuratore a Nola, il Csm la restituisce al mittente. Sarà Sostituto alla Procura. Cacciata da 12 magistrati

La faida della Procura di Nola vede cadere il pezzo principale della diatriba: Laura Triassi, viene trasferita ‘per punizione’ alla Procura di Potenza dove sarà Sostituto Procuratore Generale. La decisione è giunta dalla sezione disciplinare del Csm che ha dato ragione a dodici sostituti della Procura di Nola che avevano accusato il magistrato di attuare una ‘gestione verticistica’ dell’ufficio. Un esposto che aveva coinvolto centinaia di Magistrati italiani e sui cui si era espressa anche il ministro Marta Cartabia. La decisione di palazzo dei marescialli è stata adottata dopo l’ultima udienza del 16 settembre scorso e dopo che lo stesso Csm si era espresso con parere differente in attesa di definizione del procedimento disciplinare a suo carico. Oggi le motivazioni del trasferimento sono queste: Triassi non può restare a Nola perché la sua presenza pregiudicherebbe le funzionalità dell’ufficio.

La Procura di Nola sarebbe stata destabilizzata dagli atteggiamenti di prepotenza della Triassi e del Procuratore aggiunto Stefania Castaldi trasferita ad agosto alla Procura di Santa Maria Capua Vetere. Atteggiamenti che avrebbero- secondo i dodici magistrati che hanno proposto il ricorso- generato un profondo disagio ed un penoso malessere. A supporto delle loro tesi, ben sedici ore di registrazione di quelle che erano le conversazioni fredde e autoritarie, a volte anche offensive, che la Triassi teneva con i suoi sostituti. Qualche smentita era arrivata, ma il Csm non ne ha tenuto conto avvalorando altre tesi. Laura Triassi fa sapere che impugnerà in Cassazione la decisione di Palazzo dei Marescialli attraverso un ricorso che verrà presentato nelle prossime ore dal suo legale, l’avvocato Domenico Mariani. Quando la Triassi andò via da Potenza, la seguì uno stuolo di carte bollate: la sua nomina era arrivata dopo un tira e molla con l’attuale Procuratore del Tribunale di Potenza Francesco Curcio, con Raffaello Falcone e Anna Maria Lucchetta. Il suo nome compare anche nel caso Palamara poiché sarebbero state intercettate chat tra lo stesso Pm radiato dal Csm, e i colleghi Clivio e Fracassi che avrebbero voluto l’intervento del Presidente della Repubblica Mattarella per non far nominare la Triassi a Nola.

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