FIGC LUCANA: VIA ALLA DISCONTINUITÀ!RINNOVAMENTO: SE NON ORA QUANDO?
LND La prematura scomparsa di Piero Rinaldi accelera un già necessario rinnovamento
Abbiamo lasciato trascorre qualche tempo dalla dolorosa prematura scomparsa del compianto presidente della Figc lucana, Piero Rinaldi. Ma ora, alla vigilia del deposito delle candidature (saranno più di una?) per la sua sostituzione alla guida del comitato regionale della Lnd, e’ il momento di una necessaria riflessione di scenari e necessità.
LO STATO DELL’ARTE
Il comitato lucano non viene da un periodo particolarmente brillante. Tra l’altro, trascorsi diversi decenni, i protagonisti, nel bene o nel male, indiscussi sono stati soltanto due. Sintomo che un rinnovamento vero non c’è mai stato, se ogni qualvolta che si è votato il presidente indicato è stato sempre lo stesso: prima con Centola e poi con Rinaldi. E, purtroppo, ad interrompere i due destini, non c’è mai stato un cambiamento di politica federale, ma un incidente di percorso. Con Centola prima con le sue grane gestionali e la premorienza poi del suo successore designato Rinaldi. Una gestione quasi dinastica che si è tramandata tra i due con un governo sine die, senza fare macabra ironia, interrotta solo dalla morte.
Ecco perché la federazione non può non raccogliere le sfide del nostro tempo e procedere ad un necessario cambio di passo, guardando non più solo al suo interno con i soliti volti. Sarebbe illogico pensare ancora ad una prosecuzione dinastica ed ancorata ai vecchi schemi. Tanto per non mandarle dire, non si può pensare che dopo tanti anni di gestione Rinaldi-Fittipaldi, sia quest’ultimo a poter prendere lo scettro. Non lo diciamo noi, lo consiglia la storia: è tempo di cambiare.
IL PERCHÉ DI UN CAMBIAMENTO NECESSARIO
C’è bisogno di rinnovare, di voltare pagina. Si avverte la necessità di superare le frizioni storiche, di risolvere ciò che ormai appare una eterna disputa tra fazioni. Quelle fazioni che negli anni hanno provato anche ad aggredire il potere costituito, ma che hanno miseramente fallito perché troppo contrapposte l’una con l’altra, senza una guida veramente autorevole, magari presa anche dalla società civile.
Se guardi sempre solo dentro il tuo cerchio magico, alla fine lo spettacolo non cambia. Ecco per-ché solo una figura terza e fuori dagli schemi, di grande spessore, potrà de-terminare un cambiamento autentico per la comunità calcistica lucana che ne ha quanto mai bisogno. Il movimento calcistico regionale merita nuove opportunità, merita di superare questa stasi che ha determinato solo occasioni perse, come, ad esempio, il blocco del campionato di Eccellenza e la conseguente perdita di una lucana in serie D.
UN BUON PRIMO SEGNALE DA GRAVINA
La nomina di Colonnese va già in questa direzione. Chi ha preceduto Maurizio, fratello del famoso “Ciccio”, alla guida del settore giovanile e scolastico, non ha fatto poi co-sì male. Però bisogna saper leggere tra le righe. Se il presidente nazionale della Figc, alla vigilia di un’importante elezione suppletiva come questa, ha deciso di dare comunque un così forte segnale di discontinuità, senza dubbio ha mandato un messaggio: anche la Basilicata deve cambiare registro, deve aprirsi a volti nuovi. Diversamente nuovi fallimenti rischiano di incrociare la strada di un Comitato che proprio in salute non è. L’auspicio è che la federazione lucana possa finalmente voltare pagina restituendo a movimento, società, gruppi dirigenziali e tesserati, la serenità necessaria per iniziare una nuova e vincente storia.