AttualitàBasilicata

RIFONDAZIONE PER LO SCIOPERO DI LUNEDI’ 11

Il post pandemia si riversa sui lavoratori. Occorre unità per difendere i diritti

 

Rifondazione Comunista di Basilicata sostiene la mobilitazione generale indetta dalla quasi totalità del sindacalismo di base, per lunedì 11 Ottobre.

La rincorsa economica post-emergenza sanitaria si riversa

sulla pelle dei lavoratori. Sale il numero dei morti sul lavoro che negli ultimi otto mesi parla di 772 decessi. Si muore di lavoro e per difendere il proprio posto.

In tale contesto-dicono da Rifondazione- è grave che il governo Draghi sblocchi i licenziamenti, consentendo chiusure e delocalizzazioni. Assistere distrattamente all’ulteriore deindustrializzazione del paese nel settore dell’automobile dopo la nascita di Stellantis porta a ridimensionare anche la Basilicata e quindi l’area industriale di San Nicola di Melfi.

Nella gestione delle risorse del PNRR, le aziende si accaparrano la quasi totalità dei finanziamenti, lasciando ad altri interventi come la sanità pubblica e il servizio sanitario nazionale ovvero gli impegni di spesa meno cospicui.

A questi ultimi vengono destinati appena 22 miliardi di euro, in gran parte finalizzati all’innovazione digitale e alla telemedicina. Alla medicina territoriale e di prossimità, che sono i settori fondamentali, si dedicano invece le briciole e quindi circa 4 miliardi di euro, evitando inoltre, di esplicitare come si intende realizzare quel minimo di medicina territoriale che si prevede di implementare.

Per Rifondazione vengono meno i principi di uguaglianza e solidarietà contenuti nella carta costituzionale mentre si aumenta a dismisura il potere delle regioni e delle autonomie locali in 23 materie, come la sanita, l’istruzione e manomettendo i contratti collettivi nazionali di lavoro.

I lavoratori devono prendere coscienza dell’enorme squilibrio di forza esistente nel confronto capitale-lavoro.

La mobilitazione di lunedì 11 ottobre è un appuntamento importante per rivendicare la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, il blocco delle delocalizzazioni, il contrasto alla precarietà, il rilancio delle assunzioni pubbliche nella sanità e nella scuola.

Per Rifondazione occorre costruire un fronte unico del lavoro in grado di contrastare le attuali dinamiche del capitale ed incidere realmente nella difesa degli interessi di milioni di lavoratrici e lavoratori.

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