SALVIA: È L’UNO E TRINO POTENTINO FINANZIATO DA GUMA E GUARENTE
POTENZA Già assessore e portavoce dell’ex De Luca, oggi Consigliere di maggioranza, fa incetta di contributi: nessuna incompatibilità?
POTENZA. «10, 11 e 12 settembre 2021. Festa +Sport. Tre giorni durante i quali il nostro centro storico si è trasformato in una grande palestra a cielo aperto. Grazie al Comitato + Sport, Giovanni Salvia e Antonello Parente, per aver organizzato la sesta edizione, grazie per aver voluto il coinvolgimento totale dell’Assessorato allo Sport del Comune di Potenza (…). Complimenti per la vostra vicinanza costante al mondo dello sport cittadino». A pochi giorni di distanza dall’evento che si è tenuto a Potenza, l’assessore al ramo del capoluogo, Patrizia Guma ringrazia così gli organizzatori. Una manifestazione nota nel capoluogo di regione che ormai si svolge da sei anni e che secondo molti nasconde dubbi e ombre, nonostante il fine lodevolissimo. Ombre non solo sul nome dell’evento “+ Sport” che riprende in toto quello del Comitato organizzatore e sulla gestione dello stesso, ma anche per i membri del Comitato, il cui presidente è Giovanni Salvia, su cui pare esserci un conflitto di interesse. Ma andiamo con ordine.
L’ORIGINE DEL CONFLITTO DI INTERESSE TRA SALVIA PRESIDENTE E SALVIA PRIMA ASSESORE E POI CONSIGLIERE
L’“inventore” dell’evento “+Sport” giunto ormai alla sua sesta edizione è il presidente del Comitato +Sport: Giovanni Salvia. Si tratta dello stesso Salvia che oggi siede tra i banchi della maggioranza, in quota Forza Italia, del Consiglio comunale di Potenza. L’idea di Salvia di organizzare una manifestazione sportiva nel capoluogo di regione prende piede proprio quando Salvia nel 2015 frequenta gli ambienti del Comune di Potenza, ricoprendo poi anche la carica di Assessore proprio con delega allo Sport. Nel 2014, infatti, si candida alle elezioni comunali del capoluogo lucano, risultando il secondo dei non eletti della sua lista. A luglio viene nominato dal sindaco Dario De Luca Assessore esterno alla comunicazione e alla Informatizzazione, il mese successivo le sue deleghe vengono integrate appunto con lo Sport, le Politiche Giovanili, il Decentramento e la Ricostruzione. Sempre lo stesso anno fonda il Comitato organizzatore +Sport con cui organizza la festa “Più Sport”. A febbraio 2016, per le note vicende politiche che interessarono la tenuta della Giunta De Luca, non è più assessore ma viene nominato portavoce del sindaco di Potenza Dario De Luca. Non prima però di aver portato a termine il suo progetto portato avanti nella doppia veste di assessore allo sport e presidente dell’associazione sportiva promotrice dell’evento “+ Sport”.
Iniziativa che continuerà ad essere patrocinata dal Comune anche negli anni successivi con vari protocolli di intesa, come quello che nel 2017 ancora il sindaco De Luca sottoscrive proprio con il suo già assessore e portavoce Salvia (vedi documento in pagina). Negli anni l’evento viene continuamente finanziato dalle istituzioni pubbliche e private e così incentrando la sua campagna elettorale su queste attività, si ricandida nel 2019 con la coalizione che sostiene Guarente. Ma non riesce ad essere eletto nella lista di Forza Italia. Risultando in prima battuta il secondo dei non eletti. Decide di ricorrere al riconteggio delle schede che lo portano a diventare il primo dei non eletti. Così con la nomina ad assessore del collega forzista Picerno, che decade da Consigliere, la scelta del sindaco Guarente, gli consente di entrare comunque in Consiglio e di rimanere nella stanza dei bottoni della coalizione che gestisce oggi il Comune.
In tutti questi anni Salvia, come si diceva, tra ruoli istituzionali e non continua ad organizzare la manifestazione sportiva che, nonostante contributi non indifferenti del Comune di Potenza, porta addirittura il nome del suo stesso comitato “+ Sport”. Anche quest’anno per ben tre giorni il Comitato diretto da Salvia organizza in pieno centro storico, in una vasta aria messagli a disposizione dell’amministrazione (più avanti vedremo come), la sua consueta festa. Resta al suo posto di presidente del comitato e allo stesso tempo è amministratore comunale, in forza alla maggioranza. Due ruoli che agli occhi dei cittadini, ma soprattutto dei tanti rappresentanti dello sport, risultano incompatibili. In quanto con il suo ruolo di Consigliere di maggioranza potrebbe essere “privilegiato” rispetto agli altri presidenti dei comitati sportivi ad interagire direttamente con l’amministrazione e a conoscere prima di tutti gli strumenti messi a disposizione per l’organizzazione di tali eventi. In città la manifestazione è certamente apprezzata anche se negli ultimi giorni i malumori per la gestione sono diventati più forti. Diverse le domande che abbiamo raccolto che in molti vorrebbero porre all’assessore allo Sport. Può un Consigliere di maggioranza essere l’unico ad avere accesso a un evento di tale portata avendo anche diritto a fondi stanziati dal Comune? Non sarebbe stato più opportuno che questa volta Salvia, in quanto consigliere di maggioranza, restasse fuori dall’organizzazione o si dimettesse dal-la carica di presidente del Comitato interessato?
NESSUN BANDO PER LA PIU’ GRANDE MANIFESTAZIONE SPORTIVA DELLA CITTÀ: PERCHÉ?
Il Covid non ha fermato la volontà di Salvia di ritornare in piazza con la sua manifestazione “+ Sport”. Rispetto allo scorso anno quest’anno l’evento è stato certamente di una portata notevole. Eppure qualche dubbio sul modus operandi per l’evento sorge. L’attuale Giunta comunale, in prosecuzione di quanto aveva già fatto la tanto vituperata amministrazione precedente, ha approvato ancora all’unanimità la Delibera 329 del 22 dicembre 2020 in cui veniva «approvato il progetto “riparTIAmo dallo sport 2020-21” condiviso con Il Comitato + Sport di Potenza». Un progetto con ben 6 eventi da organizzare tra il 2020-21 di cui la gran parte riportano il nome “Più Sport” (proprio come l’associazione di Salvia”. Tra questi sei progetti c’è anche la sesta festa +Sport. Dalla stessa delibera di Giunta risulta come, per un totale di 6 eventi, il Comune abbia messo a bilancio un’impegnativa di spesa riconoscendo per il progetto la somma complessiva di 20.000 euro. Un progetto su cui già lo scorso anno dall’opposizione in Consiglio erano state sollevate perplessità. Dalla delibera di Giunta si evincerebbe come l’affidamento organizzativo di diverse manifestazioni del progetto siano state concesse dal Comune al presidente del Comitato +Sport Salvia evitando qualsiasi procedura di Gara pubblica. La procedura di affidamento del progetto non ha seguito alcun Bando di gara che di fatto ha impedito la partecipazione di altre realtà associative al progetto. L’immagine che ne viene fuori è un Comune che appare lontano dal voler amministrare la città in tutte le sue sfaccettature (anche nello sport) e che preferisce delegare questa attività ad un Associazione. Perplessità desta anche lo stesso nome dell’evento che ricalca quello del Comitato con a capo l’ex assessore allo Sport che potrebbe sembrare a molti una forma di sponsorizzazione che, se posta in questi termini, sembrerebbe favorire in modo diretto l’esponente di Forza Italia. Non è la prima volta che tale perplessità viene sollevata. Come non ricordare il logo “+ Sport” sui canestri in Piazza dei Comuni, croce e delizia dei residenti che, a meno di due giorni dall’inaugurazione, ne lamentavano la rottura. Tutti ricorderanno gli strali contro gli incivili lanciati dal Primo cittadino: «Siete solo delle bestie, vergognatevi!». Laddove così fosse la gestione del capoluogo lucano vedrebbe una spoliazione del Comune dei propri poteri a favore di un unico soggetto che diventa garante e affidatario, a proprio piacimento, della gestione della cosa pubblica. Non può allora che destare curiosità e perplessità il rapporto che intercorre tra Comune e Comitato +Sport: il progetto di Salvia era davvero l’unico presentato in Comune? È giusto agevolare solo una realtà associativa per di più gestita da un consiliare comunale di maggioranza rispetto a tutte le altre? Senza un bando e un contatto diretto con l’Amministrazione, le altre realtà associative rimaste ferme al palo come possono emergere?