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«GARANTIRE LA VISIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE SIGNIFICA COERENZA E RISPETTO DELLE REGOLE»

MATERAIntervista a Mario Morelli (FdI) che replica al M5S sull’ accusa di “ostruzionismo” per il rinvio del Consiglio sul bilancio per i problemi di diretta

MATERA. All’indomani dell’ulteriore sospensione e del secondo rinvio consecutivo del Consiglio Comunale per problemi tecnici, il M5S ha rilasciato un comunicato in cui ha affermato che «A causa del blocco globale dei social non era possibile seguire la diretta streaming su Facebook, mentre la stessa era perfettamente visibile sul canale Youtube del Comune di Matera». Visto però che il regolamento e il manuale di svolgimento del consiglio prevedono che la diretta debba svolgersi sia su Facebook che su YouTube, per cui, per poter proseguire con la diretta solo su quest’ultimo social, la segretaria del consiglio comunale, ha fatto presente che era necessario il consenso unanime di tutti i consiglieri. A quel punto, prosegue il comunicato del M5S, «Inspiegabilmente Fratelli d’Italia ha votato contro la prosecuzione, nonostante gli altri consiglieri del centrodestra avessero manifestato grande senso di responsabilità esprimendo voto favorevole ben consci che l’approvazione del Bilancio Consolidato avrebbe sbloccato alcuni provvedimenti importanti per la città, tra cui l’assunzione di 2 autisti degli scuola-bus». Cronache Lucane, ha approfondito il tema intervistando in esclusiva il Consigliere comunale di Fratelli d’Italia Mario Morelli a cui ha chiesto la sua versione dei fatti. Consigliere Morelli, come commenta l’appellativo di “ostruzionisti” dato dal M5S a Fratelli d’Italia allorché lei ha votato contro la prosecuzione video del consiglio comunale solo su YouTube?
«La verità è che non è ostruzionismo, ma coerenza e rispetto delle regole. Occorre uniformità applicativa in ogni contesto».
Può esplicare meglio il concetto?
«Certo. Noi dovevamo votare contro una regola, quindi dovevamo andare contro quello che era il comunicato ufficiale della convocazione dell’assise comunale dove veniva riportata la diretta streaming su entrambi i canali Facebook e YouTube del Comune di Matera».
Quindi trasmettere solo su un canale anziché su tutti e due non era solo una questione “meramente tecnica” come l’ha definita il M5S? «No. Non lo era. E se la decisione al riguardo non fosse stata così importante non sarebbe stata messa ai voti come invece si è fatto».
Ma quindi a chi spettava decidere sulla diretta?
«Se la decisione l’avesse dovuta prendere il Segretario o il Presidente del Consiglio Comunale, io l’avrei accettata perché essi avevano considerato la situazione e si poteva andare avanti, ma nel momento in cui ci viene chiesto di mettere a vota-zione una decisione, ripeto, per andare contro la regola, io non posso non votare a favore del rispetto della regola». L’interruzione della diretta streaming del Consiglio se non sbaglio si è verificata proprio men-tre si discuteva la mozione sulla cosiddetta “rimborsopoli” del Sindaco?
«È esatto e a maggior ragione, aveva senso in un momento come quello votare per il rispetto della regola. Proprio perché la stessa mozione sulla qua-le si stava discutendo atteneva e riguardava espressamente l’etica e il rispetto dei regolamenti, io non me la sentivo di infrangerli».
Facciamo un attimo un riepilogo: il Consiglio Comunale avente come tema il bilancio era stato convocato per il primo ottobre, ma già in quella occasione era stato sospeso per problemi tecnici e rinviato al 4 ottobre data quest’ultima in cui il consiglio è stato nuovamente interrotto.
«Esatto, solo che mentre il consiglio del 4 ottobre è stato rinviato per problemi tecnici attinenti alla piattaforma mondiale del server streaming, nel caso del consiglio del primo ottobre, l’interruzione del consiglio stesso è stata dovuta all’inadempienza e inefficienza di chi sta gestendo la diretta streaming per il Comune di Matera».
Perché chi è che la gestisce?
«In questo caso la diretta è gestita da un componente politico dello staff del Sindaco e ciò può far nascere anche il dubbio circa l’incompatibilità di questa azione». Comparando il rinvio del consiglio comunale del primo ottobre con quello del quattro ottobre, nota coerenza e uniformità di azione da parte dell’amministrazione?
«No. Perché quando l’interruzione è dipesa da problemi tecnici su scala globale, l’amministrazione ha subito proposto di trasmettere sul canale alternativo, mentre mi chiedo: “Perché tre giorni prima quando l’interruzione dello streaming di-pendeva solo ed esclusivamente dal gestore comunale del servizio, non si decise anche in quell’occasione di passare al-la trasmissione su YouTube invece di rinviare e basta il Consiglio Comunale?»
Lei ha detto prima che per andare avanti con la diretta del Consiglio so-lo su un canale doveva-te votare contro una re-gola. Ma qual è questa “regola”?
«La “regola” è che noi dobbiamo garantire la visibilità del consiglio comunale indistintamente a tutti e io non potevo andare contro questo principio di democrazia, pluralità e trasparenza». Un’altra “accusa” che le viene mossa dal M5S è che rinviando il consiglio si è ritardata anche la nomina di due autisti di scuolabus.
«Se non si è votato fino ad ora è solo colpa del M5S e del gestore del servizio della diretta, perché ricordo che il provvedi-mento in questione sarebbe dovuto essere votato già il primo ottobre e quindi le responsabilità per cui non è stata votata la delibera sull’assunzione dei due autisti di scuolabus è solo ed esclusivamente del M5S che non è stato in grado di garantire la prima diretta. E poi se fosse vero che era così urgente votare la delibera sui due autisti, l’avrebbero potuta portare in consiglio anche ad agosto».
A chi ha definito il suo voto “incomprensibile” cosa risponde?
«È incomprensibile per chi vede le cose al rovescio. Per me niente che riguardi le regole e il lo-ro rispetto è mai incomprensibile! Quindi la cosa che meraviglia non è il mio voto a favore delle regole ma il loro voto contro!»
Ora che anche lei ci ha dato la sua versione dei fatti, le chiedo da che parte sta la verità?
«Ancora una volta la verità sta dalla parte dei cittadini che partecipano alle dirette streaming e io devo essere dalla parte dei cittadini a cui non potevo negare la visione del consiglio comunale».

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