COME CHIAMIAMO QUESTO RISULTATO, FIGLIO DI EVIDENTI LIMITI GESTIONALI E STRATEGICI?

POTENZA. Leggo troppe imprecisioni, tanto entusiasmo per il risultato elettorale e accuse di letture distorte e di “sciacallaggio”quando si parla di un risultato non positivo. Faccio il punto sul risultato del Pd in Provincia di Potenza dove si è votato in 20 comuni.
Si è perso a Melfi (unico comune superiore a 15.000 votanti e dal grande valore simbolico) ,Oppido, Balvano, Paterno, ove i sindaci uscenti erano tutti del Pd o del centrosinistra.
A Cancellara, San Chirico Raparo e Castelluccio Inferiore non si è presentata alcuna lista del Pd o del centrosinistra
A Grumento Nova ha vinto un eccellente sindaco che notoriamente non è ascrivibile ad essere un simpatizzante di questo Pd territoriale ed auguriamoci di dargli adeguati motivi per continuare la sua storia da iscritto al Pd. A San Martino D’Agri il sindaco eletto, sostenuto da una civica politicamente mista, non è del Pd e non sappiamo se si riconosce nel centrosinistra.
Potremmo continuare con puntualizzazioni di questo tipo, o ricordare casi come Sarconi dove si è votato con un Pd che non ha iscritti da almeno 3 anni.
Non abbiamo, inoltre , vinto in comuni governati dal centrodestra nella scorsa consigliatura e siamo anche stati capaci di consentire a Italia Viva di umiliarci con il sostegno portato alla destra, accompagnato da festeggiamenti, nei comuni di Melfi, Oppido, Balvano e Paterno. Come chiamiamo questo risultato, figlio di evidenti limiti gestionali e strategici? E come lo giudichiamo soprattutto dopo le batoste alle amministrative dello scorso anno e dopo il tracollo a-le regionali, con un partito oggi assente e in crisi ovunque? Cosa dice chi ha governato il partito provinciale in tutto questo periodo? Si può dire che è stato un successo e che si è in ripresa? Non sarebbe più onesto tirare le conseguenze e aprire per il Pd una nuova stagione?