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FRANCESCO SOMMA: «È NECESSARIO ATTRARRE INVESTIMENTI PER RILANCIARE L’AREA VALBASENTO»

Il presidente di Confindustria Basilicata ha partecipato all’incontro organizzato dal Tavolo permanente per una nuova stagione industriale innovativa e sostenibile

Il tavolo permanente per il rilancio e sviluppo della Valbasento composto da Provincia di Matera, Comuni di Matera, Ferrandina, Pisticci, Pomarico, Miglionico, Grottole, Grassano, Salandra, Garaguso, Cgil, Cisl, Uil di Matera, Confindustria, Confapi, Cna, Alleanze Cooperative ha promosso ieri mattina un incontro nella sala consiliare dell’Amministrazione Provincia di Matera con l’obiettivo di approfondire le problematiche riguardanti la zona industriale della Valbasento e lo stato dell’arte della Zona Economica Speciale Jonica (Zes) per la Basilicata.
All’importante iniziativa hanno partecipato il Prefetto di Matera, Rinaldo Argentieri, l’Arcivescovo di Matera-Irsina Monsignor Pino Caiazzo, il Presidente dell’Amministrazione provinciale di Matera, Piero Marrese, i sindaci dei Comuni di Matera, Ferrandina, Pisticci, Pomarico, Miglionico, Grottole, Grassano, Salandra, Garaguso, i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, Eustachio Nicoletti, Giuseppe Bollettino e Bruno Di Cuia, Massimo De Salvo, Francesco Ramundo e Vito Gaudiano per Confapi Matera, Francesco Somma per Confindustria, Marcello Santantonio e Leo Montemurro per Cna Matera, Pino Bruno per Alleanza Cooperative, il consigliere regionale Enzo Acito per la Regione Basilicata in rappresentanza del governatore Bardi.
«Questa giornata può rappresentare – ha detto per l’occasione Francesco Somma, presidente di Confindustria Basilicata – l’inizio di una nuova alba per la nostra Valbasento, a patto di procedere spediti sull’attuazione degli in terventi necessari al rilancio, senza ulteriori esitazioni».
«Un’iniziativa – ha proseguito Somma – che ha il grande merito di far convergere l’impegno di tutti gli attori dello sviluppo coinvolti in uno sforzo congiunto per dare finalmente avvio a una nuova stagione di sviluppo industriale, impronta-to alla sostenibilità economica, sociale e ambientale e incanalato negli asset principali della transizione ecologica e digitale. Oggi, attraverso le opportunità del PNRR ci sono le condizioni per rilanciare una delle storiche aree d’insediamento produttivo della Basilicata, in cui le scelte di politica industriale fatte molti anni fa continuano a garantire presenze imprenditoriali d’eccellenza. Un’area che presenta numerose potenzialità, a partire dal suo posizionamento geografico determinante per l’istituzione della Zes interregionale Jonica. E’ urgente attivare tutte le leve per superare l’enorme e irrisolta difficoltà di attrarre nuovi investimenti industriali nazionali e multinazionali, all’interno di un più complessivo Piano per lo sviluppo della Regione che non può rimanere ancora in stand by».
Tra le priorità indicate dal presidente Somma: infrastrutture moderne fisiche e immateriali che avvicinino sensibilmente i mercati di sbocco e di fornitura e migliorino l’accessibilità di merci e persone, aumentando il grado di attrattività del territorio; piena implementazione della Zona economica speciale Jonica con la nomina del nuovo commissario che il Governo dovrà fare in tempi auspicabilmente celeri e con la definizione di consistenti agevolazioni di tipo non solo fiscale ma di semplificazione insieme a pacchetti localizzativi, regionali e locali, aggiuntivi a quelli fiscali e amministrativi già previsti a livello nazionale; istituzione a Ferrandina della Zona franca doganale; bonifica dell’area SIN e riperimetrazione dei terreni per liberare e rendere appetibili le aree non inquinate.
«Il Governo regionale, nell’ambito del Pnrr, potrebbe assegnare priorità alla realizzazione della piattaforma logistica intermodale che andrebbe a rafforzare ulteriormente le finalità della Zes Jonica».
«E poi c’è la grande partita che la Valbasento può giocare nell’ambito della transizione energetica: come abbiamo più volte ribadito, quest’area è dotata di cavità naturali e pozzi esausti che la rendono pienamente idonea per un naturale collega-mento con il distretto industriale di Brindisi e di Taranto, creando una filiera dell’idrogeno che utilizzi anche le potenzialità delle fonti rinnovabili installate e da installare sull’intera area vasta, sino al Vulture Melfese e alla Daunia, per l’idrogeno verde. Ma questa nuova stagione di sviluppo – ha concluso Somma – va accompagnata anche con una riprogrammazione delle attività di formazione, da orientare maggiormente alla occupabilità, ragionando per tempo sui percorsi più idonei per creare le professionalità adeguate alla nuova domanda di competenze spinta dalla forte innovazione che sta attraversando tutti i settori produttivi e massimizzare i benefici sociali la nuova fase di crescita economica. La piena convergenza sugli obiettivi fra tutte le parti non va sprecata e tradotta presto in azioni concrete ».

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