SULLA TRAGICA MORTE DI DORA LAGRECA SI ASPETTA LA VERITÀ DALL’AUTOPSIA
Continuano le indagini sulla 30enne precipitata dal balcone di casa. Nessun indagato al momento
Incredula la comunità di Montesano sulla Marcellana. Il sindaco Giuseppe Rinaldi: «un dolore acuto»
Gli inquirenti sono ancora al lavoro per delineare le reali cause che hanno portato al decesso di Dora Lagreca, la trentenne di Montesano sulla Marcellana volata giù dal quarto piano di uno stabile condominiale di via Di Giura a Potenza. Il fatto è avvenuto nella notte tra venerdì e sabato quando la giovane era a casa insieme al fidanzato potentino, un ventinovenne disoccupato. Sulla vicenda è giallo, ma c’è anche il massimo riserbo dei carabinieri che indagano e che stanno cercando di far chiarezza attorno a quello che al momento sembra essere un gesto estremo da parte della donna. I militari del Reparto Operativo, diretti dal Tenente Colonnello Maurizio Laurito, e quelli della Compagnia alle dipendenze del Cap. Alberto Calabria, stanno sentendo le persone vicine alla vittima mentre nel frattempo si attende la decisione, che dovrebbe arrivare in giornata, da parte del magistrato Chiara Guerriero di disporre l’esame autoptico. Scartata al momento l’ipotesi di omicidio, tanto che il fidanzato della donna ascoltato per ore non è sospettato di aver parte nel decesso e quindi non è indagato. Non si escluderebbe il suicidio, come non si escluderebbe il semplice incidente: un’ipotesi che potrebbe essere avvalorata dal fatto che Dora e il compagno hanno trascorso la serata in alcuni locali del capoluogo e con amici. La ragazza sarebbe apparsa serena come sempre e con tanta voglia di vivere e di divertirsi, cosa che sarebbe emersa anche dai social su cui la coppia ha pubblicato le parti salienti della loro serata di venerdì. L’ultima insieme. A questo punto si ipotizzerebbe l’incidente dovuto presumibilmente a qualche cocktail di troppo o ad una semplice distrazione della donna mentre era sul balcone. Fatto sta che il giovane fidanzato, in forte stato di shock, è riuscito a chiamare i soccorsi ma purtroppo non a salvare la vita alla sua fidanzata. Le ferite riportate nella caduta di Dora da un’altezza di dodici metri erano troppo profonde tanto che è deceduta pochi istanti dopo il ricovero in ospedale. Il corpo di Dora Lagreca è al momento sotto sequestro in una cella dell’obitorio in attesa delle disposizioni del magistrato. Si attende anche l’esame del cellulare della ragazza e di altri strumenti informatici in suo possesso per cercare di far emergere qualche elemento eventualmente utile alle indagini. Dora La-greca aveva deciso di trasferirsi dal fidanzato dopo aver avuto il posto in una scuola di Tito come assistente scolastica. La sua morte lascia sgomenti i concittadini di Montesano sulla Marcellana che la conoscevano e che anche sui social hanno avuto parole d’affetto e di rimpianto per una ragazza descritta come solare, buona d’animo, pronta a dare una mano a chi ne avesse bisogno. Una ragazza vitale e soprattutto felice del lavoro che avrebbe intrapreso di qui a pochi giorni e con in mente tanti progetti anche familiari. Tutti elementi che non danno plausibilità all’ipotesi di un suicidio ma che avvalorano ancora quella dell’incidente. Sgomento anche il Sindaco del piccolo paese del vallo di Diano, Giuseppe Rinaldi amico della famiglia Lagreca che, annunciando il lutto cittadino il giorno delle esequie, lancia un messaggio affettuoso a sua memoria, ma anche pieno di dolore. Rinaldi la definisce “fiore delicato, profumato, bello, fiore di valore pieno di affetto, simpatia, voglia di vivere. Un fiore pregiato, educato, libero”. La comunità è attraversata da un dolore acuto e sarà difficile, per tutti coloro che la conoscevano, dimenticare quel viso angelico e quel cuore buono che facevano di Dora Lagreca una ragazza speciale.