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«DORA E ANTONIO LITIGAVANO SPESSO PER MOTIVI DI GELOSIA»

A Cronache l’avvocato della famiglia Lagreca: ha presentato una “memoria” in cui spiega il rapporto tra i due

I rilievi dei Ris nel monolocale dal cui balcone è volata giù Dora Lagreca permetteranno di fare luce sulla sua morte. I carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche hanno portato via alcuni reperti ed anche il copri muro che riveste la parte superiore del balcone alla ricerca di tracce e impronte. I numerosi oggetti repertati avvalorano quella che è la tesi del legale della famiglia di Dora, Renivaldo Lagreca che non crede al suicidio.
A Cronache Lucane parla di «una persona che aveva voglia di vivere, forte caratterialmente, con tanto amore per la vita. Aveva una famiglia solida intorno, una situazione economica ottima, con relazioni sociali assolutamente normali. Nessuna sintomatologia accertata o presunta che potesse far ipotizzare un malessere interiore o un cambiamento umorale tale da poter indurre a buttar via la sua vita. A meno che non sia intervenuto qualcosa di estemporaneamente indotto e procurato da qualcuno o da una contingenza improvvisa».
La famiglia di Dora Lagreca chiede verità. Al termine verità – dice il legale – «non aggiungiamo nemmeno il termine “giustizia” perché è molto vago sociologicamente e poco giuridico». Volendo avanzare delle ipotesi ed immaginando che Dora sia stata spinta perdendo i sensi e poi sia precipitata in qualche maniera giù, con molta serietà l’avvocato Lagreca preferisce non avanzare ipotesi: «In questa circostanza e senza elementi chiari, la famiglia non se la sente di puntare l’indice e avanzare accuse. La verità che verrà dagli accertamenti cadaverici e di ispezione dell’appartamento deve essere limpida, comprensibile e soprattutto logica». Quanto ai rapporti di coppia, l’Avvocato non smentisce: «era una relazione un po’ tormentata e vivace ma di qui ad immaginare un epilogo così tragico è difficile. Vero è che era un rapporto caratterizzato da qualche gelosia». Lasciano dubbi alcuni post pubblicati da Dora fino a qualche giorno prima della morte: la condivisione ad esempio di un manifesto contro la violenza sulle donne o frasi relative all’etica comportamentale nelle relazioni di coppia. Su questo aspetto, il legale sottolinea che Dora era una ragazza di cultura e per questo anche molto sensibile. Potrebbe essere solo la condivisione di un’idea e di un principio basato sul rispetto di genere o sono post che potevano nascondere messaggi di altra natura?
È categorico Lagreca: «Non mi faccia fare supposizioni perché potrebbero sembrare verità rivelate che però non hanno alcun fondamento». Certamente non nasconde che la donna di Montesano sulla Marcellana aveva fatto confidenze ad alcune amiche più strette e che come legale ha presentato una memoria in Procura chiedendo di svolgere alcune indagini particolari. Una memoria «sul contorno della coppia, su ciò che era avvenuto in passato e su confidenze che la donna aveva fatto» lasciando intendere presumibilmente una situazione scomoda fatta di presunte violenze fisiche o psicologiche. Fa trapelare di aver avuto modo di dialogare con le amiche della vittima e di aver appreso dunque di queste confidenze relative al rapporto con Capasso. Che nei suoi post pubblica il giorno prima della morte di Dora un post a lei dedicato ed in cui si dichiarava la volontà di un futuro insieme. Il legale nominato dalla famiglia di Dora Lagreca ha chiesto anche un esame tossicologico da cui si attende, assieme all’autopsia, la verità o quantomeno un po’ di chiarezza.
Intanto il corpo di Dora Lagreca verrà dissequestrato in giornata ed i funerali saranno celebrati giovedì 14 ottobre alle 10.30 nella chiesa di Santa Maria di Loreto nella frazione Arenabianca di Montesano sulla Marcellana.

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