L’ALSIA SI DIFENDE DALLA MOSCA DELLE OLIVE
Forniti i dati del Progetto FitoConsult. Crescenzi: dare consigli utili alle aziende agricole
Un nuovo modello di gestione del territorio, che utilizzi una rete di tecnici pubblici e privati per il monitoraggio dello stato fitosanitario delle colture e che fornisca alle imprese agricole consigli utili e tempestivi per la difesa integrata contro i patogeni. In sintesi questo quanto emerso dal seminario in videoconferenza dell’Alsia sulla “Gestione integrata della difesa dalla mosca delle olive in Basilicata”. Il seminario era indirizzato soprattutto alle aziende agricole lucane iscritte al progetto “FitoConsult per il triennio 2021-23 per il Servizio di difesa fitosanitaria a basso apporto di pesticidi. Nel caso della lotta alla mosca delle olive- ha sottolineato il Direttore Alsia Aniello Crescenzi- si fanno i conti con la scomparsa del dimetoato che finora aveva contribuito a contenere il problema. E’ necessario per tanto adottare tecniche già collaudate nella gestione biologica dell’olivo ma anche quelle in via di definizione coinvolgendo i tecnici dell’OPROL, l’Organizzazione dei Produttori Olivicoli Lucani. Con queste figure specializzate si potranno seguire tre prove in campo, i cui risultati saranno resi noti alla conclusione di questa campagna olearia 2021-22: la prima prova in biologico e integrato si svolge su circa 5 ettari in agro di Rotondella e utilizza sostanze repellenti che non permettono l’ovideposizione delle femmine di mosca. La seconda, definita “Attract and Kill” , è una prova dimostrativa svolta su 18 ettari e che avviene mediante dispositivi attrattivi per la cattura massale. La terza è una prova con insetticidi tradizionali su 3.000 mq di oliveto. La rete di monitoraggio fitosanitario legata alla mosca conta circa 60 punti di rilevazione, mentre in altri 4 punti si effettuano rilievi sulla qualità delle drupe di coratina, frantoio, leccino e ogliarola del vulture per un totale di quasi 50 comuni della Basilicata interessati dai rilievi. I monitoraggi al momento evidenziano la presenza di numerose infestazioni di mosca negli oliveti ma si tratta di infestazioni “non attive”, e quindi non dannose. Per Crescenzi, il progetto FitoConsult mette in campo un modello di supporto e consulenza alle imprese agricole che ha già prodotto risultati interessanti Nei primi 8 mesi l’Alsia è entrata con i suoi tecnici in 400 aziende e sono stati implementati 3 progetti di consulenza specialistica: oltre a quello relativo alla mosca delle olive ci si è impegnati anche sulla difesa integrata del peperone di Senise e del fagiolo di Sarconi.