APPALTO PER SGOMBERO MACERIE E DEMOLIZIONI: MALE LA PRIMA
FRANA POMARICO Sbagliato l’Avviso esplorativo per la gara da quasi 2 milioni d’euro: per l’Anticorruzione nazionale (Anac) è discriminatorio
Pomarico, sulla frana di corso Vittorio Emanuele risalente al 25 e 29 gennaio di 2 anni fa, era il 2019, la Centrale unica di Committenza del Bradano, Montescaglioso, Pomarico ha sbagliato la manifestazione di interesse alla procedura negoziata per l’esecuzione dei lavori di «Sgombero macerie e demolizioni dei fabbricati pericolanti delle aree urbane» colpite dai crolli. L’appalto dal valore a base di gara pari a 1milione e 847mila euro, non è partito col piede giusto: a stabilirlo l’Autorità nazionale anticorruzione Anac che ha riconosciuto le ragioni dei dubbi sollevati dalla Fibro Service Srl. La pubblicazione della manifestazione di interesse è dell’8 aprile scorso, poi una rettifica dell’Avviso esplorativo il 21 dello stesso mese, ma a luglio, l’istanza all’Anac dalla Fibro Service.
Da premettere che la società ha chiesto la valuta-zione della legittimità dell’operato della stazione appaltante sotto il duplice profilo: della mancata indicazione di criteri prede-finiti per la selezione degli operatori economici da invitare a presentare offerta e della richiesta, quale requisito di partecipazione alla procedura, della titolarità di attestazioni Soa nelle categorie Og1 e Of12 e non invece nelle categorie Os23 e Og12, che «correttamente riguardano demolizione di opere e bonifiche di materiali». Su quest’ultima richiesta, l’Anac non si è espressa giudicando inammissibile l’istanza. Ma nel primo caso, invece, sì. La Stazione appaltante, come da documentazione, ha reso nota l’intenzione di individuare 15 soggetti idonei, con la precisazione che qualora il numero degli operatori economici in possesso dei requisiti richiesti fosse stato superiore a 15, prima di procedere agli inviti avrebbe proceduto «ad una prima valutazione quali affidabilità, referenze, organizzazione aziendale». Questo il dettaglio oggetto del parere dell’anticorruzione. Prima valutazione di requisiti, il cui possesso, però, ai fini della partecipazione, era stato già attestato dagli operatori, come fatto anche dalla Fibro service. In altre parole, gli operatori in possesso dei requisiti di partecipazione dovrebbero essere tutti ugualmente affidabili, «secondo la definizione del legislatore» e possedere le referenze (Cel) sufficienti al conseguimento della Soa richiesta per l’esecuzione dei lavori oggetto del contratto. Per cui, la previsione di una selezione basata su una «prima valutazione» di questi stessi requisiti, «in assenza di una griglia di parametri oggettivi predefiniti alla luce dei quali operare una ulteriore scelta», non può che non garantire il rispetto dei principi di non discriminazione, trasparenza e proporzionalità. Anche perchè, sempre come da documentazione, veniva dalla Cuc precisato che «la selezione degli operatori avviene con poteri discrezionali e non esiste l’obbligo di invitare tutti i soggetti che hanno manifestato il proprio interesse alla partecipazione alla procedura negoziata e non sussiste nemmeno l’obbligo di motivare il mancato invito nei confronti di un soggetto». Nessuna griglia di parametri oggettivi, alcuna motivazione da fornire, massima arbitrarietà. All’Anac, esito scontato: «L’Avviso esplorativo non è conforme alla normativa di settore nella parte in cui stabilisce le modalità di selezione degli operatori economici da invitare a presentare offerta».