“SARAH & SALEEM” PER “ALTROCINEMAPOSSIBILE”
Ultimo appuntamento con la rassegna. Il film su due amanti palestinesi nel mezzo dei conflitti
Terzo ed ultimo appuntamento con la XIV edizione di “AltroCinemaPossibile”, il cinema dei Diritti Umani. La rassegna è ideata e curata dall’Associazione di Promozione Sociale Zer0971.
Martedì 19 ottobre alle ore 21 presso il CineTeatro 2 Torri di Potenza, con ingresso gratuito per il pubblico, sarà proiettato il film SARAH & SALEEM – Là dove nulla è possibile, un film di Muayad Alayan, con Sivane Kretchner, Maisa Abo Elhadi, Ishai Golan, Adeeb Safadi. Il film, di genere drammatico di origini palestinesi racconta la storia di Sarah, israeliana che gestisce un bar a Gerusalemme. Ha una figlia piccola di nome Flora e un marito nell’esercito. Saleem, palestinese, fa consegne di pane, ha una moglie incinta e problemi ad arrivare a fine mese. I due s’incontrano, si piacciono, intraprendono una relazione clandestina che si consuma con cadenza settimanale nel furgone di lui. Basta una rissa in un pub a Betlemme ad accendere la miccia, ne esploderà un’indagine più politica che privata in cui tutti sono contemporaneamente colpevoli e innocenti.
Nessuna storia può restare privata quando c’è di mezzo la questione palestinese. Neanche una storia di sesso.
Se lei è israeliana e lui è palestinese non c’è segreto che tenga, tutto diventa affare di stato. Da lì timore di complotti politici, accuse di spionaggio, minacce a ripetizione e morti ammazzati nel mezzo.
I due vivono ai due poli opposti (da un punto di vista geografico, ma anche religioso e politico) di Gerusalemme, e i loro incontri clandestini nulla tolgono, apparentemente, alle vite condotte con i rispettivi coniugi.
Un film emotivamente sorprendente, ideologicamente spiazzante e difficile da dimenticare, in cui le rivali in amore diventano loro malgrado alleate. Insieme lottano contro un’ingiustizia più grande, quella di governi che non vedono l’ora di scoprire complotti inesistenti, strumentalizzare notizie e trasformare i cittadini in avversari da combattere.
Restano nel cuore, i protagonisti di questo film, ognuno con la sua colpa, ognuno con la sua voglia di vita e desiderio di giustizia. Restano i loro sguardi, i sospiri lunghi, la difficoltà ad esprimere sentimenti inconfessabili, la loro voglia di abbassare il volume dei notiziari di morte per abbandonarsi al flusso dirompente della vita. Che non è mai giusta, né perfetta: è quel che è, dice l’amore.