«NON DAREMO MANFORTE A BENNARDI NOI RESTIAMO ALL’OPPOSIZIONE»
L’INTERVISTA Il consigliere comunale Schiuma, candidato sindaco di “Matera Futura” approda definitivamente nel Pd e chiarisce la sua posizione
MATERA. In prospettiva rispetto alla sua lunga esperienza e attività politica maturata in seno ai movimenti civici, e guardandosi intorno dopo le ultime vicende politiche e amministrative del “Centrosinistra” a livello sia locale che nazionale, il Consigliere Comunale, Prof. Giovanni Schiuma ex-candidato sindaco della città dei Sassi, ha maturato di recente la decisione lasciare il movimento “Matera Futura” per iscriversi al Partito Democratico. Cronache Lucane ha dialogato con il Prof. Schiuma per comprendere le ragioni e le motivazioni della sua scelta. Consigliere Schiuma come mai il suo passaggio nel Partito Democratico?
«L’impegno politico quando raggiunge un livello di maturità come nel caso specifico, ha bisogno di rientrare in una casa politica, perché l’iniziativa e la missione civica che mi ha mosso e che è la passione per la comunità e l’idea di mettere a disposizione della comunità le mie competenze, poi con l’attività politica, ha bisogno di trovare un perimetro di riferimento. Ebbene di qui è maturata dopo oltre un anno dalla campagna elettorale la scelta di aderire al PD». Una scelta che si fonda su quale ragione?
«Questa scelta ha una duplice ragione e avviene in un momento particolare: da un lato la ragione di dare nuovo vigore alla mia attività politica all’interno di una casa politica della quale io poi condivido valori, missioni e visioni di sviluppo, dall’altro lato, la circostanza che il partito democratico in questo momento storico a livello locale e a livello nazionale sta per apprestarsi a vivere un momento importante di riorganizzazione e di ridefinizione. Ci troviamo infatti alle porte delle attività congressuali e anche all’in-terno di queste attività il mio intento è quello di dare un contributo che si esplicita fondamentalmente nel portare quella che è la prospettiva di una persona che viene dal mondo civico e che non ha tradizionalmente militato mai in un partito politico e che ritiene di leggere quello che è il sentire del popolo che è quello di passare dai nomi alle progettualità. Il mio intento dunque è di dare un contributo anche in questo momento storico particolare al Partito Democratico perché possa affrontare questo processo di rigenerazione e di riavvio che poi è stato segna-to dalla nomina del nuovo segretario nazionale Letta».
Ora che lei è entrato a far parte del Partito Democratico, è possibile immaginare una coalizione più ampia con appunto il PD all’interno della maggioranza? «Su questo voglio essere ancora una volta esplicito: il mio passaggio al PD non ha alcuna relazione con un rafforzamento del PD per poter dar manforte al governo cittadino. Noi restiamo all’opposizione, come abbiamo sempre fatto e dichiarato, una opposizione critica e costruttiva, dialettica, non boriosa, ma che guarda ai contenuti dei progetti. Poi su questo, se la maggioranza riuscirà a trovare un equilibrio al suo interno è bene, altrimenti la nostra idea è che si vada a votare. Questa è una posizione netta e condivisa all’interno del PD che pure ha appoggiato l’elezione di Bennardi nel momento del ballottaggio, ma perché era l’area del centrosinistra contro il centrodestra, ma noi rimaniamo all’opposizione e continueremo a fare opposizione critica e costruttiva». Come vede questa crisi amministrativa?
«A mio avviso se l’amministrazione intende proseguire in modo qualificato, dovrebbero rivedere in modo profondo quelli che sono gli equilibri e le deleghe assessorili ricercando non solo un equilibrio politico numerico da “Cencelli”, ma guardando poi quelle che sono le urgenze della città che langue ed è ormai in una situazione di prostrazione perché di fatto tutti i progetti sono fermi. Gli stessi progetti che, come loro hanno proclamato avrebbero avviato quanto prima, sono comunque fermi e quindi la città ha urgentemente bi-sogno di rimettersi in moto e questo richiede competenza e qualità dell’amministrazione perché ad oggi l’attività amministrativa è stata deludente, io direi fallimentare, ed è necessario dare nuovo slancio perché la città merita molto di più».
Come si evolverà il cammino di “Matera Futura” rispetto a quello del PD?
«La dottoressa Susi continuerà nel percorso civico di “Matera Futura”, ella ne è la capogruppo e quindi l’intento è mantenere un perimetro che era quell’area del centrosinistra e il mio passaggio al PD non sposta quelle che sono le coordinate del perimetro che avevamo appunto costituito al momento della campagna elettorale. E così mentre la Dr.ssa Marina Susi continuerà il suo percorso politico all’interno del movimento civico, io mi appresto a intraprendere un nuovo percorso che mi auguro possa essere di supporto allo sviluppo del PD che è un partito importante con un lunga tradizione, identità e valori del nostro paese al quale io mi auguro di poter dare un contributo fattivo!»