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BOLOGNETTI SUGLI SCONTRI DI TRIESTE, RIBADISCE: «DISARMIAMOLI CON LA NONVIOLENZA»

Rivolgendosi al Presidente Mattarella: «Ricordi che lei dovrebbe essere il garante e il custode di quella Costituzione scritta sostituita da tempo dalla Costituzione materiale»

Continua l’azione non violenta di Maurizio Bolognetti in sciopero della fame dal 23 settembre per dire basta «all’attentato contro i diritti politici del cittadino». Il giornalista che da mesi cerca di trasmettere un’informazione chiara e corretta sull’emergenza sanitaria in atto, divulgando il frutto delle sue ricerche, condivide una sua riflessione su quello che sta accadendo al porto di Trieste dove un gruppo di lavoratori contrari alla decisione del Governo di rendere obbligatorio il Green Pass sui luoghi di lavoro ha deciso di incrociare le braccia e manifestare pacificamente. Manifestazione che ha portato i partecipanti a scontrarsi con le forze dell’ordine. «Non so se siamo precipitati in un incubo orwelliano, ma so che le veline di regime fanno a pugni con la realtà. – afferma Maurizio Bolognetti – Guardo le immagini provenienti da Trieste diffuse da Tv non allineate; immagini a volte senza commento; immagini che aprono uno squarcio di verità. Immagini che non corrispondono alla narrazione che ci viene proposta dal Ministero della Verità. Come da copione, alle manganellate distribuite in piazza su gente inerme, si aggiungono in queste ore le manganellate di regime e delle prefiche di regime. La ciliegina, ahimè, giunge dal colle del Quirinale».
Bolognetti si rivolge con l’amara ironia che lo contraddistingue anche al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: «Per cosa si “rammarica”, signor Presidente? L’unico rammarico che dovrebbe avere è quello che non ha avuto: il rammarico per mesi di violenze e ricatti di Stato e di regime. Siete voi che state alimentando disperatamente la violenza. Lo fate esercitando la vostra impotenza, arroganza e tracotanza. Presidente Mattarella, ma nell’iperuranio su quale “canale” siete sintonizzati? Occhio, magari è Orson Welles che sta per annunciare l’arrivo dei marziani. Presidente Mattarella, le sue parole sono violente nella misura in cui negano la realtà. Di quali “violenze” par-la il Presidente della Repubblica? Torni nel mondo reale, Presidente, e vedrà mani alzate e corpi violentati da ordini criminali piovuti, presumo, dal Vi-minale. Ci pensi, Presidente, e ricordi che lei dovrebbe essere il garante e il custode di quella Costituzione scritta sostituita da tempo dalla Costituzione materiale. A chi lotta e a chi resiste alla violenza squadristica esercitata da questo Stato criminale e canaglia, posso solo ribadire: Disarmiamoli con la non violenza».

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