VERTENZA TFA: ANCORA BUIO SUI LAVORATORI
Pronta la cig per 12 mesi fino a dicembre 2022. I sindacati: la Regione intervenga
Il Coordinamento Nazionale FIM FIOM e UILM ha partecipato ad un incontro presso Confindustria di Caserta con la direzione aziendale del gruppo TFA (Ex Firema) che nei mesi scorsi ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Tito Scalo.
La decisione è stata confermata dalla dirigenza per cui i sindacati sono sul piede di guerra per scongiurare il trasferimento a Caserta dei 35 lavoratori con le relative famiglie. Da gennaio prossimo
i lavoratori non torneranno nello stabilimento di Tito anche perché la TFA tra qualche giorno avvierà l’iter per l’utilizzo della cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività e che riguarderà tutti i lavoratori lucani che saranno posti in cassa a zero ore per un anno e quindi fino al 31 dicembre 2022. Tutte le attività verranno trasferite nel sito di Caserta che conta 450 lavoratori di cui 130 in somministrazione. I sindacati hanno chiesto a TFA di proseguire le attività in maniera ridotta a Tito ma l’azienda avrebbe risposto un secco no.
Negativa anche l’ipotesi di “collegare” il sito lucano ai lavoratori affinché ci sia una possibilità nel caso in cui altri soggetti imprenditoriali possano essere interessati ai capannoni che oggi ospitano la Tfa. I sindacati chiedono ora un intervento urgente e deciso da parte di Regione Basilicata chiamata a concretizzare anche l’esigibilità della mozione approvata da tutto il Consiglio Regionale.
Il settore di Tfa non è in crisi- hanno ricordato i sindacati- quindi non si chiude per mancanza di commesse anche perché sarà investito da enormi risorse legate alla transizione ecologica e alla mobilità.