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MASSARI SI DIFENDE: «I SELEZIONATI DA TOTAL NON SONO MIEI AMICI»

L’INTERVISTA L’ex Sindaco di Corleto in esclusiva a Cronache spiega la sua posizione sul polverone della selezione dubbia avvenuta per un corso da Operatore

POTENZA. Fanno ancora discutere le selezioni per ‘Operatore di Produzione’ alla Total superate da venti ragazzi di cui quindici di Corleto. La selezione, dopo la pressante denuncia di ipotetici imbrogli e di risposte già note ad alcuni dei selezionati, è stata sospesa dal colosso francese. Sulla questione si sono sollevate alcune illazioni su presunti contatti di favore tra l’ex Sindaco Antonio Massari e la Total mediante i quali ci sarebbero stati ‘raccomandati’vicini ad ambienti politici della precedente amministrazione. L’ex primo cittadino, oggi consigliere comunale di minoranza, in esclusiva a Cronache cerca di chiarire alcuni passaggi di questa triste vicenda dai contorni deprecabili.
Consigliere Massari, a Corleto in molti la accusano di aver spinto al lavoro alcuni giovani di Corleto e di aver ‘pilotato’ le ultime selezioni per ‘Operatore di Produzione’ a Tempa Rossa. Come risponde a tali accuse?
«Alla luce di un riscontro og-gettivo, chi asserisce tale tesi altro non fa che diffamare la mia persona mettendo tutto sul pia-no di una ricerca di voti. Ovviamente la ricerca spasmodica del voto non è il mio obiettivo dato che si è votato nel2020 e si rivoterà fra 4 anni. Ricordo che l’umoralità, il cambio di idea o di orientamento politico o la normale volontà di fare ciò che si ritiene al di là della gratitudine, caratterizza il voto e le decisioni elettorali. Per cui, la linea guida della mia vita almeno per ora non è certamente quella di ritornare a fare il sindaco di Corleto». Tolto che lei non ha interessi per un prossimo mandato come Sindaco, ciò che ha fatto andar su tutte le furie i non selezionati è il fatto che al bando abbiano partecipato persone che già lavorano. «Quando si parla di persone che già lavorano e che sono state scelte da Total con quella selezione, bisogna far capire che nessuno ha posto il limite del requisito della disoccupazione e che perciò, caratterizzando la vita di ognuno su quello che è un libero mercato, si deve anche accettare che qualcuno orienti le proprie scelte occupazionali su un’ambizione diversa tendente anche al miglior-mento della propria posizione lavorativa. Visto che si parla degli amici di Massari, bi-ogna pur dire che alla selezione ha partecipato anche l’attuale vice sindaco di Corleto che già lavora per una società molto prestigiosa e con contratto a tempo indeterminato. Corleto ha tanti giovani in cerca di occupazione e in passato si è verificato che alle selezioni abbiamo partecipato e siano state selezionate persone della stessa famiglia. Si sono verificate situazioni identiche a quelle che sono state individuate e caratterizzate oggi con l’ultima selezione. Si accusa Massari, ma va da sé che sono state prescelte persone dello stesso orientamento politico di chi oggi governa il paese».
Quindi a Corleto ci sarebbe un rimpallo di accuse e responsabilità tra vecchia e nuova amministrazione? «La mia è un’amara considerazione: al di là di ogni cosa, un’amministrazione che vince deve essere un’amministrazione di tutti. Questo paese, al di là di quelli che possono essere poi gli slogan post-elettorali, porta a casa un altro risultato incredibile come è stato sempre nelle tornate che hanno permesso di individuare gli operatori Total. Corleto porta a casa il risultato di quindici persone su 20 che erano state selezionate per una formazione di rilievo e una possibilità occupazionale. Mi chiedo quindi se non possa esserci- al di là delle simpatie politiche-una cosa che si chiama meritocrazia, ambizione, voglia di cambiare la propria vita, di vedere protagonisti sé stessi e il proprio territorio».
Però alcuni dei giovani che hanno vinto la selezione hanno svelato di conoscere già le risposte.
«Come si fa a dire la risposta esatta è la ‘C’ o quella più lunga? Erano tante domande quasi tutte tecniche, quindi è incredibile che una cosa del genere possa essersi verificata. La verità è che bisognava essere tutti contenti del risultato del proprio territorio e se l’attuale amministrazione aveva un dubbio, anche minimo, avrebbe dovuto impugnare il bando in origine davanti al Tar per quelli che erano i requisiti considerati iniqui. Però, va ricordato che i requisiti sono sempre stati più o meno questi ad ogni selezione per ‘Operatore di Produzione’. Se l’amministrazione riteneva non validi quei bandi avrebbe dovuto rivolgersi alla magistratura e fare idonea denuncia. Perché non lo h a fatto? Perché hanno accettato quel bando e hanno parlato solo a chiusura di selezione? A mio parere, le motivazioni che hanno portato l’attuale amministrazione di Corleto a perseguire questa via diffamatoriale capisce, le desume e le interpreta anche un bambino di 10 anni». L’amministrazione comunale ha chiesto l’intervento dell’A.D. di Total ed ha chiesto l’allontanamento di tre Dirigenti locali dell’azienda. Cosa ne pensa?
«Personalmente ritengo che siano ben altri i dirigenti Total da trasferire altrove per le medesime ragioni ma con persone diverse. Dei tre in questione, con due ho collaborato da Sindaco per sei anni ed anche nel periodo del Covid ma sfido chiunque a dire che abbiamo mangiato insieme una sera in 10 anni ed oltre. Con la signora Chiang, non andiamo oltre il saluto derivato da buona educazione. Il resto, sono congetture». Lei si sente in qualche modo ‘vessato’ dalle accuse di essere ‘amico dei potenti’? «La battaglia nei miei confronti è soprattutto mediatica. Ci sono giornalisti compiacenti che da anni orientano il loro lavoro incentrandosi su di me. E sono gli stessi che con accuse e diffamazioni hanno partecipato alla mia sconfitta elettorale alimentando diffamazioni di qualsiasi livello. Mi hanno insegnato però che non rispondere quando non si hanno rapporti e lasciar parlare i comportamenti potrebbe essere la cosa migliore. Ci tengo a specificarlo: da opposizione prima e da sindaco poi, ho sempre assistito alla selezione tifando per i ragazzi di Corleto perché così bisogna fare. Mi chiedo come mai invece questa volta non sia stato così. Eppure, a difesa della verità, voglio ricordare che dei selezionati forse più della metà sono non solo votanti ma anche supporter dell’attuale amministrazione».
Qual è in questa situazione il suo rammarico più grande?
«La domanda che mi assilla è come ci si orienta e giustifica di fronte a madri e famiglie che avevano visto i propri figli ad un passo dalla realizzazione con una svolta professionale importante con Total? Ho incontrato persone che non mi hanno votato ma che piangevano perché loro fi-gli sono oggi ragazzi disperati dovendo constatare che il loro sogno sia stato spezzato dall’amministrazione comunale. Fa comodo dire che ‘ci sono gli amici di Antonio Massari’ ma io cosa posso fa-re? Non posso certamente di-re ai miei amici e conoscenti di non partecipare ai prossi-mi bandi che farà Total. Non posso costringer-
li a negarsi un’opper il solo fatto di essere miei amici».
Cosa vorrebbe che accadesse ora a Corleto? «Questi eventi ti fanno riflettere ma ti spingono ad andare comunque avanti. Il mio augurio è che questa giusta volontà di Total di fare chiarezza si risolva in tempi rapidissimi e che questi ragazzi, acquisita la consapevolezza e certezza che tutto sia andato secondo correttezza e trasparenza, possano festeggiare una vita migliore e un futuro da protagonisti a casa. Dei venti, quattordici sono laureati ed è un dato importante per le competenze. Per cui mi auguro che a Corleto accada presto che i ragazzi invece di andarsene tornino in Basilicata per restarci. Sono di-spiaciuto che dalle beghe politiche e dagli odi personali vengano fuori vittime inconsapevoli. Abbiamo il dovere di tutelare e proteggere i nostri giovani, io come minoranza e loro come amministrazione. Ribadisco quindi la speranza che tutto si risolva in meglio per i ragazzi di Corleto e per tutti quelli ricadenti nei comuni della concessione».

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