BARDI ANNUNCIA IL BIS IN REGIONE: «IL MIO OBIETTIVO È DARE CONTINUITÀ ALL’ESPERIENZA POLITICA DI CDX»
Riunione di maggioranza per mettere un punto alle lotte intestine. Il presidente apre nuovamente alla stagione del «rapporto diretto e franco», sperando duri
Il governatore non fa mancare il suo ammonimento verso gli atteggiamenti in Consiglio: «Uno spettacolo che non rende onore. Non possiamo più perdere tempo»
POTENZA. Dopo la burrasca che ha colpito l’ultimo Consiglio regionale che ha visto volare strali tra gli stessi componenti della maggioranza di centrodestro, il presidente Bardi chiama a raccolta tutti. Nessun segretario o commissario di partito, ma al tavolo della “riappacificazione” sono stati invitatati solo i consiglieri regionali.
Sguardi guardinghi e tensione alta, sono i sentimenti che hanno caratterizzato la riunione di maggioranza. Le continue lotte intestine riversate anche durante i lavori del Consiglio, complici anche le insistenti voci su un rimpasto di Giunta imminente visto la crisi scaturita dalle dimissioni (mai formalmente presentate) dell’assessore Cupparo che hanno fatto crescere gli appetiti di molti, hanno spinto Bardi a comprendere se la sua maggioranza è ancora in grado di reggere o meno. Per evitare fughe di notizie è stato lo stesso governatore lucano ad annunciare che l’esito della riunione ha portato ad «inaugurare un nuovo corso con i Consiglieri regionali, attraverso un rapporto diretto, franco e trasparente che sarà costante in questa seconda fase della legislatura».
Insomma Bardi porta nuovamente in scena la politica del dialogo che, però, va detto in questi due anni non ha funzionato molto, anzi. Ma messo da parte questo ennesimo tentativo di dialogo che speriamo duri di più dei precedenti la vera novità è che Bardi si ripropone per un bis in Regione. Non passa certo inosservato il suo annuncio: «Il mio obiettivo è dare continuità all’esperienza politica di centrodestra. Per tornare a vincere – dando seguito al buon risultato delle recenti amministrative – dobbiamo essere più uniti, dobbiamo recuperare il tempo perduto a causa del Covid, dobbiamo raccontare la nostra strategia per la Basilicata a tutti i lucani, invece di perdere tempo dietro diatribe interne. Si tratta di una specialità che dobbiamo lasciare ai nostri avversari politici».
«Stiamo svolgendo – continua il Presidente della Regione Basilicata – un effettivo lavoro di rinnovamento della macchina amministrativa. Ovviamente vi sono forti resistenze, ma tantissimi civil servant guardano con fiducia e speranza questa nuova stagione di rinnovamento della macchina regionale, dopo decenni di immobilismo. La Regione, però, per cambiare davvero ha bisogno del coinvolgimento attivo dei consiglieri regionali, del sostegno con-vinto e aperto di tutti gli eletti del popolo sui provvedimenti della giunta e della maggioranza e di concrete iniziative legislative de-gli stessi consiglieri regionali, che sono prima di tutti dei legislatori».
Bardi spinge ancora sul cambiamento, facendo intendere che se non tutto viene svolto nei tempi giusti è per delle resistenze, ma non specifica quali, che ancora si palesano.
Bardi non ha fatto mancare un suo commento, duro e altrettanto chiaro, verso l’episodio imbarazzante delle carte fatte volare, non solo letteralmente, dalla consigliera regionale della Lega Dina Sileo durante l’ultimo Consiglio regionale. Il governatore lucano concorda con quanto raccontato da Cronache e sottolinea che «Il recente spettacolo offerto in Consiglio regionale non rende onore alla promessa di cambiamento che abbiamo fatto ai lucani».
«Come sanno bene i lucani, io non ho altri interessi che il bene della Basilicata. Se ci sono altri “fini”, tutti sanno che sono pronto a trar-re le conclusioni. Mi auguro di vedere un cambio di passo già nel prossimo Consiglio, perché abbiamo dinanzi a noi una moltitudine di scelte da fare. È un’epoca importante, che scriverà il futuro della nostra Regione. Mi appello a tutti i consiglieri, donne e uomini di buona volontà: non possiamo più perdere tempo», conclude Bardi.
Appello a cui cittadini, istituzioni e rappresentanti della società civile non possono che accodarsi. Con l’augurio che almeno questa volta dalle parole si passi realmente ai fatti. I lucani meritano certamente di meglio.