SANITÀ, I CONTI CHE NON TORNANO DAI TAMPONI “VIP” ALLA KPMG
Dopo oltre un anno, perse le tracce delle denunce di Zullino che infastidirono tanto Bardi
E’ passato più di un anno da quando in Consiglio regionale, come riportò Cronache l’8 agosto del 2020, denunciò con forza delle “stranezze” nella Sanità lucana (di cui era ed è presidente della preposta Commissione regionale).
All’epoca Zullino tirò un forte attacco all’assessore Leone e sopratutto al Dg Esposito (ancora in carica per qualche giorno prima di cedere il passo a Tripaldi, essendo stato silurato anche per l’inchiesta Procura di Potenza). All’epoca Zullino fece un intervento di fuoco in Consiglio regionale, Zullino, dettagliando i fatti, sparando a zero sul Dg del Dipartimento regionale, Ernesto Esposito, collegato all’assessorato Sanità, retto da Leone, e sul centrodestra, per il modo con cui la maggioranza ha gestito e continuava a gestire la questione in Basilicata.
IL MAGHEGGIO DEGLI 11 MILIONISCOMPARSI
«Stiamo con rischio e pericolo di tutti – disse senza mezzi termini Zullino -, sovvertendo un po’ quello che è il diritto alla salute con il principio economico che deve comunque essere rispettato».
Creare, senza motivazioni apparenti e volutamente, un buco di bilancio al “nemico” che deve liberare la poltrona, è grave, ma il riferimento alla vicenda dei milioni, 11, sottratti al San Carlo, quando il Direttore generale era ancora Barre-si, non è l’unico riferimento dell’attacco che fece Zullino.
LA PISTA SVIZZERA DELLA KPMG Tra i vari temi scottanti che il consigliere regionale della Lega, Massimo Zullino, sollevò, ci fu anche la pista degli svizzeri, quelli della Kpmg, specializzata nella revisione e organizzazione contabile, nella consulenza manageriale e nei servizi fiscali, legali e amministrativi, al Dipartimento Sanità. Quelli della Kpmg sono coloro che l’ex Dg Barresi ha trovato al Dipartimento quando è stato convocato sul bilancio.
La Kpmg, però, sugli 11 milioni tolti al San Carlo non sapeva rispondere. «La Kpmg – ha evidenziato Zullino – non so come è arrivata da noi».
Cosa voleva dire con quel «non so come è arrivata da noi»?.
Anche perché subito dopo questo passaggio Zullino si concentrò sulla gestione economica dell’emergenza Covid.
TAMPONI FACILI PER I VIP, IMPOSSIBILI PER I LUCANI COMUNI: IL CASO NICASTRO
Tra i riferimenti, quelli alle inchieste della Procura di Potenza, guidata dall’ottimo Francesco Curcio che segue caso con il suo sostituto Vincenzo Montemurro, come quella sulla corsia preferenziale di accesso ai tamponi, se “Vip”, mentre i normali cittadini, come – solo per fare un esempio – il compianto blogger Antonio Nicastro, persero la vita per tamponi effettuati con colposo ritardo. E stante a quanto si è dato poi comprendere i “Vip” non erano tantissimi, ma concentrati nel cerchio magico della politica regionale apicale.
SPESE COVID IL CONTO NON OSTENSO E L’ASSENZA AVIGLIANESE DI BARDI
Ma l’ulteriore e definitivo guanto di sfida di Zullino al Direttore generale del Dipartimento regionale Sanità, Esposito, lo lanciò sulle attività e sulle spese Covid fatte.
Il consigliere leghista chiese il conto (mai ostenso), «che ho chiesto, ma che ancora non conosco». In conclusione, dato che Zullino «sulle operazioni del direttore Esposito», dichiarò crescenti e «strani dubbi», se il Dg non sopratutto se non avesse fornito, come poi non ha fornito, i dovuti riscontri. Come mai il governatore non ho mai dato seguito alle richieste del presidente della commissione sanità Zullino?
A mente fredda oggi viene da farsi anche un’altra do-manda, l’assenza a quel consiglio del presidente della regione fu strumentale conoscendo l’attacco che Zullino aveva preannunciato?
In piena emergenza covid, infatti, Bardi non era presente Aula, perchè, come spiegò l’assessore Rosa impegnato ad Avigliano alle “Giornate Gianturchiane”.
Davvero si deve credere che durante la pandemia, con un Consiglio infuocato che doveva trattare i temi che sollevò Zullino bardi ha potuto ritenere che fossero più importanti le “Giornate Gianturchiane”?Delle due l’una, o fu una scelta politica inopportuna oppure, sapendo a cosa an-dava incontro, preferì rifuggire ad Avigliano.
IL TASTO KPMG E IL RISENTIMENTO DI ESPOSITO
Sta di fatto che come Zullino pronunciò la parolina magica Kpmg, il rapporto con Bardi si ruppe definitivamente, salvo alcune altalenanti riprese.
In questi giorni il tema degli svizzeri è tornato fortemente a serpeggiare nell’ambiente.
Sarebbe uno dei tasti su cui il defenestrato Esposito si starebbe più crucciando. Ma perché? Cosa c’è sotto? Non ci è dato comprenderlo, almeno al momento, ma pare che con l’avvento della Kpmg nella Sanità lucana siano arrivati anche diversi curricula adeguatamente segnalati da chi di dovere. Ma questo è tema che non saremo noi a dover approfondire.