L’ANPI SCRIVE AL VESCOVO FANELLI
Sull’emergenza dell’area industriale di Melfi ricercare con rapidità soluzioni
L’associazione Anpi Basilicata ha scritto una lettera al vescovo della diocesi di Melfi Rapolla Venosa Ciro Fanelli per esprimere le preoccupazioni legate all’area industriale di San Nicola di Melfi.
L’apprensione sul futuro prossimo delle principali aziende dell’area industriale di San Nicola di Melfi avevano indotto – si legge nella missiva – il Consiglio Regionale della Basilicata ad adottare all’unanimità un deliberato il 21 aprile 2021 trasmesso dal Presidente Bardi al Premier Draghi e ai Ministri Giorgetti e Carfagna. Già il Consiglio Comunale di Melfi tenutosi in sessione aperta il 13 aprile alla presenza di parlamentari, amministratori regionali, di tutte le rappresentanze dei lavoratori, di 70 Sindaci e di varie associazioni, tra cui l’ANCI, Libera e l’ANPI, aveva assunto un deliberato all’unanimità sulla questione inoltrandolo per competenza sia alla Regione Basilicata che al Governo Nazionale.
E’ indubbio che la pandemia ha accentuato la crisi nelle aree più svantaggiate ed interne del Centro-Sud, ed il riassetto del settore automotive col passaggio delle attività da FCA a STELLANTIS ha determinato ripercussioni su decine di migliaia di lavoratori diretti e della componentistica mettendo a rischio la prospettiva di decine di comunità locali della Basilicata ma anche della Puglia, Campania, Molise.
Come viene affermato nei documenti congressuali dell’ANPI non c’è dignità senza il lavoro. Occorre dunque raccogliere l’appello all’unità di istituzioni, forze sociali e rappresentanze del territorio e adoperarsi per ricercare delle possibili soluzioni con rapidità ed efficacia agendo nel solco di ciò che sancisce l’articolo uno della nostra Costituzione.