«INASCOLTATE TUTTE LE MIE PROPOSTE AVANZATE PER IL BENE DI MATERA»
L’INTERVISTA L’affondo del consigliere comunale Lisurici ex Lega contro il “Carroccio”: «Nel partito situazione sbilanciata a favore di Potenza»
All’indomani della sua presa di distanze dalla Lega, il Consigliere Comunale di Matera Francesco Lisurici, raggiunto da Cronache Lucane, ha espresso alcune considerazioni aggiuntive rispetto alla sua decisione di lasciare la Lega, estendendo poi le sue valutazioni politiche anche alla situazione di crisi amministrativa della città dei Sassi.
Ricordiamo che le dimissioni dalla Lega sono maturare da parte di Lisurici, come da lui stesso dichiarato, a causa di vari motivi accumulatisi in questi anni, e hanno avuto solo come spunto finale il gesto poco “parlamentare” compiuto di recente in Consiglio Regionale di Basilicata da parte di una esponente della lega indignata per il venir meno del numero legale.
Inoltre, dopo aver esplicato le attuali problematiche interne alla Lega lucana, Lisurici, ha fatto ulteriori considerazioni circa la conclusione della sua permanenza quinquennale nella Lega.
Quel “lancio di fogli” da parte della consigliera Sileo nei confronti del suo collega in Regione, pare proprio che lei non lo abbia gradito…
«Personalmente non ho niente contro la Sileo né intendo giudicare nel merito la persona, è il modus operandi del partito della Lega che a mio avviso se fosse stato un po’ più organizzato avrebbe impedito a quell’ episodio di accadere, anche perché in consiglio regionale si va già preparati»
La questione sugli infermieri di famiglia sulla quale è insorta la Sileo in consiglio era però importante…
«Certo il tema degli infermieri di famiglia è davvero sentito e così quando è saltato il numero legale in Consiglio Regionale, posso anche capire l’indigna-zione della Sileo, ma ciò che non va bene è il gesto da lei compiuto, ma soprattutto non va bene la carente organizzazione del partito della Lega, perché le decisioni da prendere in Consiglio sarebbero dovute essere concordate prima con la segreteria del partito stesso» Oltre alla mancanza di organizzazione e di raccordo della segreteria con i vari consiglieri regionali lei ha lamentato altre problematiche all’interno del “Carroccio” lucano, vero?
«Certo! E sono tutte ragioni che, entrando nel merito, hanno fatto maturare la mia decisione di lasciare la Lega. In poche parole ho constatato che all’interno del partito c’è zero comunicazione, zero confronto, zero condivisione e zero linea politica unica. Non esiste niente e questo secondo me perché da quattro anni quasi dal 2018 dopo l’unico segretario regionale della Lega che ho conosciuto, si sono susseguiti due commissari. Quindi ad oggi il partito non riuscendo ad esprimere neanche un segretario regionale io penso che qualche problema interno ce l’abbia proprio» Che atteggiamento ha riscontrato da parte dei vertici della Lega lucana nei suoi confronti?
«Ho fatto numerose proposte ai nostri consiglieri regionali su temi importanti su cui portare l’attenzione della regione, ma sono state del tutto ignorate ed erano proposte per il bene del territorio materano. E questo l’ho fatto non perché io sono campanilista ma perché è giusto che un partito debba valorizzare i vari territori nello stesso modo. Matera è pur sempre la seconda provincia della regione, ha conseguito il titolo di Capitale Europea della Cultura, ma ogni volta che abbiamo chiesto la delega alla cultura che poi è andata alla Sileo, abbiamo chiesto l’assessore al Turismo, non siamo stati minimamente presi in considerazione. Poi abbiamo fatto proposte per alcuni eventi per la città di Matera ma all’interno della Lega non sono stato per niente ascoltato eppure io sono in Lega dal 2017 e ho pure contribuito all’elezione del senatore Pepe nel 2018 mettendo pure in lista una donna materana del nostro gruppo» Quindi mi pare di capire che lei contesta anche un eccessivo sbilanciamento all’interno del partito…
«Sì. Ho spinto all’interno del partito per le esigenze di Matera, ma ho constatato che la situazione è sbilanciata tutta a favore di Potenza. Non abbiamo un assessore né un consigliere regionale di Matera della Lega. Ne abbiamo uno nella provincia però non è un nostro riferimento»
Cosa chiedeva più espressamente alla Lega per Matera?
«Ribadisco che la città di Matera per la visibilità e la conoscenza internazionale, consideriamo per esempio l’ultimo evento Expo Dubai 2020, è sulla cresta dell’onda a livello mondiale quindi vorrei valorizzare ancora di più la città di Matera per valorizzare tutta la Basilicata perché Matera deve esse-re la porta del turismo della Basilicata per cui ho sempre chiesto una politica strategica del turismo studiata a tavolino e non la delega che deve mantenere il presidente della Regione Bardi e poi ho sempre chiesto un assessore che fosse espressione del turismo di Matera» Come definirebbe la situazione attuale dell’amministrazione materana? «Drammatica. E se non ci sono i numeri per governare e soprattutto manca-no gli uomini all’altezza, suggerirei a Bennardi di andare a casa e di tornare ai voti»
Su cosa puntare in particolare per ravvivare l’economia di Matera? «In sinergia anche con la regione penso alla Fondazione Matera 2019 che è ormai un braccio operativo rodato che al momento ha autonomia fino al 31 dicembre 2021 nonostante ci siano progetti già approvati che vanno subito portati avanti. Quindi ci tengo anche a dire che dobbiamo investire su questo braccio operativo, utilizzando persone capaci che vadano ad affiancare l’ormai quasi azzerata composizione di questa Fondazione che da oltre 100 persone se sono rima-ste in 6 o 7 e qui è la governance si deve un attimino dare da fare» Dopo la sua fuoriuscita dalla Lega la sua posizione in consiglio comunale di Matera cambia in qualche modo?
«Per quanto riguarda la mia posizione in consiglio comunale di Matera, dopo essermi consultato con la base elettorale ritengo di dover rimanere indipendente per cui non aderisco a nessuno schieramento politico e rimango sempre all’opposizione costruttiva, proprio come ho fatto finora e come ancora più di ora farò».