LA REGINA SULLE ORME DI SPERANZA? PER I DUE UN PERCORSO POLITICO DI SOMIGLIANZE E SIMILITUDINI
CONGRESSO PD Dalla candidatura per la corsa alla segreteria dem, agli studi universitari fino alle prime esperienze politiche
POTENZA. La scadenza del 30 ottobre ha portato in dote un tris di candidature per la segreteria regionale del PD, con Raffaele La Regina, Viviana Cervellino e Rocco Pappalardo a contendersi la direzione regionale. Le tre espressioni delle varie correnti che confluiscono all’interno del partito lasciano emergere una realtà che balla “border line” sul sottile confine che delimita la pluralità di idee attraverso un proficuo dibattito e l’empirica impossibilità di trovare una visione comune che possa rilanciare le sorti di un movimento chiamato a ricostruire la propria credibilità agli occhi degli elettori.
Inevitabile il parallelismo con il recente passato, non è di fatti la prima volta che il PD si avvicina all’Assemblea Regionale senza una scelta unitaria. Similitudini che collegano anche i candidati di una volta con gli attuali protagonisti, vedi i diversi punti in comune tra Roberto Speranza e Raffaele La Regina. Di simile estrazione politica, entrambi giovanissimi, iniziano la loro attività nei giovani democratici del partito, legati all’area più a sinistra del PD. Accomunati anche da un simile percorso di studi – entrambi laureati in Scienze Politiche – vengono individuati dai vertici nazionali come i nuovi rampolli dal volto pulito ai quali affidare le redini regionali di un partito che allora come oggi non manifestava un’unico, solido, fronte comune. I parallelismi del passato aiutano ad interrogarsi e spesso ad intuire, con relativo margine di errore, i passaggi futuri visto che il confronto incrociato tra Speranza e La Regina ad un certo punto si ferma ad un bivio.
Il “fil rouge” che li lega si interrompe all’inevitabile incedere del tempo, visto che quella di La Regina è una storia ancora tutta da scrivere. Di Speranza invece conosciamo anche i capitoli successivi, che agli “elettori” hanno regalato il colpo di scena che non ti aspetti. Se da un lato il giovane candidato in rampa di lancio può portare aria di rinnovamento, dall’altro, per chi tira le redini, potrebbe rivelarsi l’occasione di indirizzare più agevolmente il suo operato. Ricatto politico al quale Speranza rispose picche, sorprendendo tutti e diventando uno dei leader nazionali più quotati. Lo stesso accadrà anche con La Regina? E’ lecito porsi il quesito dato che entrambi, come abbiamo visto, sono oggettivamente legati da similitudini non solo nella sostanza, ma anche nella forma. Balza all’occhio la somiglianza dei due tanto nelle movenze quanto nell’approccio. Fare lucido e pacato, mai fuori le righe, come se stessero seguendo un copione o applicando alla lettera un manuale. Gli elementi in comune permettono di risalire dunque a due identikit che, ad oggi, se sovrapposti combaciamo quasi alla perfezione. Ma solo il tempo ci dirà se l’epilogo sarà lo stesso.