LE FAVOLE DELLA PICCOLA MELISSA MORAMARCO
Lettere lucane
Oggi voglio parlare di una giovane scrittrice. Si chiama Melissa Moramarco, ha dieci anni ed è di Bernalda. Un paio di anni fa Melissa fu al centro di una penosa vicenda riguardante l’Asl di Matera, che per ben sette mesi, per ottusità burocratiche, le impedì di avere una sedia a rotelle adeguata. Oggi Melissa ha finalmente una sedia a rotelle adatta, ma non è di questo che voglio parlare – anche perché Melissa è molto più forte dell’ottusa burocrazia, e finanche delle nostre paure un po’ vili. Ciò di cui voglio parlare è il fatto che Melissa ha sinora pubblicato ben due libri di favole, e queste favole sono amatissime dalle sue coetanee, che le leggono con grande piacere – qualcuno ha anche detto che non riesce a dormire se prima non ne legge una. Su internet si trovano alcuni filmati nei quali Melissa parla di sé e delle sue favole. Lo dico da padre: che figlia meravigliosa. E quanto sono orgoglioso – da padre, da lucano, da scrittore – dei libri che scrive, perché danno coraggio e forza a tutti, anzitutto a noi grandi, che abbiamo solo da imparare da una creatura così. Sarebbe bello se la società letteraria lucana – se esiste ancora, una società letteraria lucana – la accogliesse con tutti gli onori, invitandola ai premi, ai festival, alle letture pubbliche. Immagino infatti la piccola Melissa parlare in pubblico dei suoi libri con Raffaele Nigro, Giuseppe Lupo, Mariolina Venezia, Gaetano Cappelli, Giancarlo Tramutoli, Alfonso Guida, Rocco Brindisi, Nunzio Festa, ecc. Sono certo che la sua vitalità e la sua forza interiore darebbero una scossa a tutti noi che ci arrovelliamo per problemi che non sono problemi, e viviamo ingabbiati in discorsi un po’ autoreferenziali e deludenti. Diffondiamo le fiabe di Melissa Moramarco, e facciamone tesoro. Creature così sono un grande dono per tutti noi. La Lucania accolga con tutti gli onori la sua più giovane scrittrice.