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L’EREDITÀ DI “RE” CARMINE: ASTUCCI E LINGOTTI ARGENTATI

CONSIGLIO REGIONALE Tra le ultime spese di Cicala con soldi pubblici, gli acquisti tramite affidamento diretto dalla toscana Coinart Srl

Un “Re”, Carmine Cicala, fino all’ultimo giro di orologio di mandato: i lingotti in eredità al successore. Tra pochi giorni, il leghista, presidente del Consiglio regionale dal 6 maggio del 2019, decadrà formalmente dal ruolo. Tra le ultime trovate dello “spendi, spandi, effendi”, 200 «lingotti in metallo argentato».
Per Cicala, certe funzioni di rappresentanza sono state sin dall’inizio percepite come particolari «esigenze» e «necessità» tanto che per fare acquisti, con soldi pubblici, si è spinto, come nel caso dei lingotti, oltre l’ordinarietà, sbandierando l’«urgenza».
Sulla bandiera bianca nell’anniversario della morte di Falcone o, per fare un altro esempio, sul cinquantenario delle Regioni, in Basilicata omaggiato con 1 anno di ritardo, scivoloni qua e là, ma in tema di spesa di soldi pubblici, la «necessità» come puntualmente rispettata. Cicala probabilmente ave-va previsto un’estate di «numerosi incontri istituzionali» e per questo a giugno l’invio, da parte sua e al compente Ufficio, della nota col sollecito a provvedere nell’immediato a colmare il “vuoto” di rappresentanza simbolica. Così, per la voce «materiali per relazioni pubbliche e oggetti promozionali e di rappresentanza, addobbi floreali», l’«affidamento diretto» per «oggetti promozionali». Dal Consiglio è stato aperto un conto di 10mila e 248 euro con la società toscana, ha sede a Calenzano in provincia di Firenze, Coinart Srl.
Gli oggetti promozionali in questione sono i lingotti in metallo argentato, dalle dimensioni di 62 millimetri per 37 millimetri e raffiguranti quattro soggetti della regione Basilicata, Metaponto-Tavole Palatine, i Sassi di Matera, Melfi-Castello Federiciano e Pollino-Pino Loricato, nonché, fino a un massimo di 200 pezzi, astucci in similpelle personalizzati per il Consiglio regionale della Basilicata. Sul finire del mandato, il presidente del Consiglio ha svuotato il conto del 2021 con l’acquisto di 40 lingotti completi di astuccio similpelle.
Ha fatto il possibile, verrebbe naturale dedurre, con quel che poteva.
I restanti 8mila euro sono stati bloccati, divisi in parti uguali, negli esercizi finanziario 2022-2023. Al successore, l’onere e l’onore di ritirare ciò che resta chiudendo il conto con la toscana Coinart Srl. L’eredità del “Re” Carmine Cicala: 160 lingotti argentati e 160 astucci in similpelle personalizzati.

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