ELETTROLISI, «LA BASILICATA SIA PRONTA PER RACCOGLIERE QUESTA OPPORTUNITÀ»
Per Summa (Cgil), le risorse naturali avvantaggiano la regione: «Val D’Agri e Val Basento, hub di energie da rinnovabili»
Il termine elettrolisi ai più, per la sua specificità tecnica, è sconosciuto, ma per il segretario regionale della Cgil, Angelo Summa, se l’Italia è il luogo ideale per l’utilizzo su vasta scala dell’elettrolisi, «la regione Basilicata, con le sue ricche risorse naturali, deve essere pronta a cogliere questa opportunità».
«La società di infrastrutture energetiche Snam, insieme ad altre undici aziende mondiali – ha spiegato il segretario generale della Cgil Basilicata – ha creato la catapulta dell’idrogeno. L’obiettivo è far scendere il prezzo dell’idrogeno entro il 2026 a 2 dollari al chilo, ossia alla parità con il diesel. Il costo dell’idrogeno in Italia potrà essere competitivo già entro il 2030, in anticipo rispetto ad altri mercati europei. Considerando la forte presenza di energie rinnovabili nel nostro Paese, l’idrogeno “verde” potrà raggiungere il punto di pareggio con l’idrogeno “grigio” derivante da gas naturale, 5- 10 anni prima rispetto a molti altri Paesi, tra cui la Germania».
Per Summa, pertanto, la Basilicata è «di fronte a un bivio e in questo scenario deve essere in grado di fare della green economy il suo punto di forza, il suo perno di sviluppo economico, investendo su politiche di decarbonizzazione, sulla ricerca e trasferimento tecnologico di tecnologie innovative e sistemi di produzione, tra-sporto e stoccaggio per l’utilizzo delle risorse energetiche da fonti rinnovabili con particolare riferimento al green idrogeno, al solare, all’eolico e all’idroelettrico».
«L’economia regionale negli ultimi 30 anni – ha evidenziato Summa – è stata connotata dall’estrazione del petrolio e dall’indotto dell’automotive, due settori da ripensare in ottica econostenibile, per dare grande impulso alla transizione ecologica, cogliendone le opportunità di sviluppo produttivo. Ed è su questa strada che la nostra regione deve programmare il proprio sviluppo economico, senza perdere più tempo, altrimenti si rischia di non salire sul treno che corre veloce. Non possiamo sprecare le opportunità della crisi, della Next generation (Pnrr) come grande occasione per ripensare il modello di sviluppo sostenibile regionale: idrogeno, rinnovabili, risorse idriche sono il futuro». «La Val D’agri e la Val Basento – ha sostenuto Summa – possono diventare i poli hub delle energie da fonti rinnovabili in una stretta connessione per il rilancio ecosostenibile del settore dell’automotive e dell’intero indotto. Per far questo occorre concentrare la gran parte delle risorse finanziarie che avremmo a disposizione nei prossimi anni, Pnrr, royalties, risorse comunitarie 2021 – 2027, all’interno di un grande piano strategico ambizioso con il quale attrarre grandi player mondiali che operano nel settore dell’energia e non solo, a partire da Eni, Total e Snam. «Il futuro – ha concluso il segretario regionale della Cigl, Angelo Summa – si deve tracciare adesso. Questo è il tempo delle grandi scelte e di un’unica visione strategica che guardi a un futuro produttivo ed ecosostenibile della nostra regione, puntando su transizione ecologica e green economy».