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LA PREFETTURA ROVINA LA FESTA AD ALTIERI: NIENTE PROCLAMAZIONE PERCHÈ INCANDIDABILE

SCANZANO JONICO Il candidato sindaco che ha ottenuto il 52% dei voti contesta la decisione della Prefettura di Matera e annuncia ricorso: «Scelta politica»

Cariello, indagato dalla DDA, ha preso metà dei voti della lista. Il presidente della Commissione Antimafia lancia il monito: «Peccato i cittadini siano poco attenti»

Non è ancora il momento di festeggiare per Scanzano Jonico, soprattutto per Mario Altieri. La Comunità pensava di ritornare alla normalità amministrativa, dopo circa due anni di commissariamento per infiltrazioni mafiose, e invece l’ennessimo colpo di scena.

SALTA LA PROCLAMAZIONE DI ALTIERI
Nonostante la vittoria con il 52 per cento delle preferenze la proclamazione a sindaco di Mario Altieri della cittadina jonica è stata bruscamente fermata. La Commissione elettorale del Comune di Scanzano, attraverso il presi-dente della prima Sezione ha reso no-to un dispositivo della Prefettura emes-so poco prima della proclamzione con cui, in base alla normativa in materia, Altieri non sarebbe ancora pienamen-te riabilitato da una condanna per abu-so d’ufficio in concorso, risalente a fat-ti del 2006 e oggetto di una condanna definitiva del 2014. Insomma un po’ come aveva sostenuto Cronache, il neo Prefetto di Matera ha bloccato la pro-clamazione perché Altieri risultereb-be “incandidabile”. La pena non sa-rebbe stata espiata in quanto divenuta definitiva nel 2014 e quindi ben prima dei termini prescritti al momento in cui il Tribunale di sorveglianza di Poten-za aveva sì emesso ordinanza di riabi-litazione, ma solo per i reati espiati. SOLO POCHI GIORNI FA L’IM-PRESENTABILITÀ
Un intervento tempestivo quello del Prefetto Copponi, a cui va il plauso per la prontezza di azione. Va ricor-dato che già qualche giorno prima del-le elezioni il presidente della Com-missione parlamentare Antimafia Mor-ra , come riportato da Cronache, ave-va definito “impresentabile” Altieri che, però, aveva replicato seccamente di essere assolutamente candidabile a sindaco della città. Parole a cui i cit-tadini di Scanzano, visto il dato elet-torale, hanno pienamente creduto. La lista capeggiata da Altieri “Scanzano Rinasce” ha ottenuto infatti 2127 voti su 4160 votanti grazie soprattutto alla presenza in lista del consigliere regio-nale leghista Pasquale Cariello che ha avuto più della metà delle preferenze della lista, più di 1.000. Un numero non di poco conto se paragonato al nu-mero di votanti (circa 1 su 5). Basti pensare che Ca-riello da solo ha preso qua-si quanto tutta la lista del candidato sindaco Rocco Durante che ha preso il 34% del consenso con 1883 voti e circa il doppio dell’intera lista del sinda-co uscente Raffaello Ripoli che ha ottenuto il 14% con 561 voti, a fronte dei 1.000 e passa presi dal solo can-didato consigliere leghista.

FARI PUNTATI DEL-LA DDA SULLE ELE-ZIONI: DA ALTIERI ACARIELLO
Questo è il dato politico che emerge dalle elezioni di uno dei sette comuni italiani chiamato ad elezioni speciali dopo lo scioglimento per mafia. Poi c’è il dato di cronaca su quanto accaduto tra la campagna elettorale e le elezioni che hanno decretato la vittoria di Mario Altieri che però non può essere proclamato eletto, anzi.
Su queste elezioni, visto i processi che ultimamente accompagnano la vita di Scanzano per questioni di criminalità mafiosa che hanno portato al commissariamento del Comune, resta alta l’attenzione della Direzione Distrettuale Antimafia. Non solo. Attenzione alta anche dalla Commissione Antimafia, di cui il vicepresidente è Pasquale Pepe leader del Carroccio lucano che ha appoggiato la candidatura di Altieri e dello stesso leghista Cariello. Anche sul consigliere regionale ci sarebbe un occhio attento della Dda. Cariello sarebbe infatti indagato per abuso d’ufficio con l’aggravante mafiosa. Solo qualche mese fa nei suoi uffici regionali ci fu anche una perquisizione.
Non bisogna dimenticarsi, infatti, che Scanzano è tristemente famosa per questioni legate alla mafia. Qui i clan, secondo gli inquirenti, avrebbero creato un vero e proprio business e sempre secondo la ricostruzione degli inquirenti anche il leghista Pasquale Cariello, il più votato della lista “Scanzano Rinasce”, già a processo con diverse accuse, ne sarebbe coinvolto. Negli ultimi giorni la Direzione distrettuale antimafia di Potenza starebbe verificando anche delle dichiarazioni di un pentito che riguarderebbero proprio Cariello. Il pentito avrebbe riportato agli inquirenti che il leghista avrebbe commissionato l’incendio di un’auto contro un avversario a un noto pregiudicato del posto. Dichiarazioni e ricostruzioni che al momento sarebbero al vaglio dagli inquirenti.
Da tempo però le attività di Cariello sarebbero sotto la lente di ingrandimento della Dda. Va ricordato infatti come anche nel corso della campagna elettorale delle regionali nel 2019 sarebbe stato proprio Cariello a portare Matteo Salvini nei capannoni dell’azienda ortofrutticola di Aldo De Pascalis a Scanzano. De Pascalis finì in carcere nel maggio 2021, accusato di riciclaggio di denaro proveniente dal traffico di droga. A quell’incontro era presente anche il senatore Pepe.

ALTIERI ANNUNCIA RICORSO

Il candidato sindaco che ha ottenuto il 52% dei voti contesta però la decisione della Prefettura di Matera di non proclamarlo eletto per via della sua incandidabilità. La replica di Altieri non si è fatta attendere molto, anzi. Dopo lo scossone politico Altieri ha subito fatto sapere che: «Farò immediatamente ricorso e procederò alla querela penale nei confronti della dirigente della Prefettura». Altieri nel difendersi ha sottolineato come la sua mancata proclamazione sarebbe frutto dell’«intervento della politica che ha condizionato una dirigente della Prefettura con una nota nella quale si afferma che io non avrei i requisiti di candidabilità, tutti certificati dalla sentenza di riabilitazione. Quando io ho presentato la lista, la Commissione provinciale prefettizia ha verificato i requisiti». Un certo peso nella storia l’avrebbe avuto anche la dichiarazione di “impresentabilità” della Commissione Parlamentare Antimafia. In quell’occasione era presente anche il vicepresidente Pasquale Pepe, senatore lucano del Carroccio, che sembrerebbe non si sia opposto alla decisione di definire “incandidabile” Altieri. Notizia che non avrebbe sconvolto più di tanto Altieri che convinto della sua “presentabilità” avverte: «Questi membri non possono valutare l’onorabilità di un candidato – conclude Altieri – Ritarderemo solo di qualche giorno l’ingresso in Municipio»

IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA BACCHETTA I CITTADINI

L’intervista di Mario Altieri ha avuto una certa risonanza. Le parole del candidato sindaco hanno infatti immeditamente indotto il presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra, a dire la sua. Morra non ha fatto mancare una frecciatina ai cittadini di Scanzano che con una percentuale così alta hanno scelto proprio Altieri, defintio solamente pochi giorni fa “impresentabile”: «Mario Altieri ha vintole elezioni a Sindaco di Scanzano Jonico. Ma la festa è stata rovinata dalla Prefettura di Matera che, confermando quanto riscontrato dalla Commissione Antimafia e annunciato da me prima del voto, lo ha dichiarato incandidabile. Questo è il ruolo ed il valore della Commissione Antimafia, la quale continua a lavorare nonostante i tentativi di denigrarla. Peccato che i cittadini siano ancora poco attenti agli allarmi dell’Antimafia, come vediamo dalla percentuale di voti che ha preso Altieri (52%). Per questo serve ancora molto lavoro. Un lavoro difficile, perché siamo lasciati, purtroppo, da soli a farlo». LOMUTI (M5S):

«ALTIERI FAREBBE MEGLIO A TACERE»

Le reazioni sulle elezioni di Scanzano non si sono fatte attendere. Tra i primi a commentare quanto accaduto il senatore lucano del M5S Lomuti: «Mario Altieri dovrebbe tacere e lasciar lavorare le istituzioni. La sua reazione scomposta nei riguardi della Prefettura di Matera che ha bloccato la sua proclamazione a sindaco di Scanzano Jonico, è molto grave e mortifica l’intera comunità di Scanzano Jonico. Altieri dovrebbe imparare a rispettarle. Un pasticcio che la città di Scanzano Jonico non merita e alla quale mi sento di consegnare la mia solidarietà».

IN ATTESA DELLE VERIFICHE DEL PREFETTO
Vedremo dunque cosa riserverà il futuro ai cittadini di Scanzano Jonico che speravano con queste elezioni di ripartire e invece dovranno ancora attendere, certo è che appare quanto meno strano il fatto che il vicepresidente dell’Antimafia, il senatore lucano della Lega Pepe, sostenga tali iniziative poco opportune e chiare. Intanto la proclamazione di Altieri resta sospesa e lo scenario che si andrà a delineare nelle prossime ore potrebbe vedere o la proclamazione a sindaco del secondo eletto Rocco Durante oppure, cosa più probabile, una nuova stagione di commissariamento per la città di Scanzano che è già reduce da due anni di purgatorio.

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