QUANDO INIZIA LA “FASE 2” DEL GOVERNO REGIONALE?
Lettere lucane
Chi ha letto in questi ultimi anni le mie “lettere” sa quanto io sia stato sinora critico con il Presidente Vito Bardi, con la sua Giunta e, in generale, con la maggioranza – sull’opposizione non so cosa dire, perché spesso ho la sensazione che non esista. Siamo esattamente a metà di un’esperienza che sinora non ha brillato per leadership, visione politica, coesione, capacità amministrativa ed elaborazione programmatica. Ma sento che dopo una prima fase di grave sottovalutazione della complessità lucana – quella, per intenderci, in cui si pensava di poterla governare trapiantando pezzi di classe dirigente napoletana – il Presidente Bardi abbia compreso che se non si apre rapidamente una “Fase 2” e non si rilancia l’intera azione di governo, il suo quinquennio potrebbe essere ricordato come uno dei meno incisivi e brillanti della recente storia politica lucana. I segnali, benché confusi e non univoci, sono evidenti. Ma bisogna capire bene se si tratta di piccoli segnali episodici, oppure di una reale e strutturata volontà di ripensare l’intero impianto del governo regionale – basti pensare alla cultura, dove il fallimento programmatico è assoluto. Io capisco che la politica sia principalmente equilibrio e garanzia di continuità, ma un po’ di orgoglio e di idealismo non guasterebbe, non fosse altro per lasciare un ricordo caldo negli altri, anzitutto negli elettori. Non so se si stia davvero aprendo una “Fase 2” – sono molto scettico – ma qualche segnale, obiettivamente, lo colgo. E lo saluto, laicamente, con favore. Vediamo se prevarranno ancora timidezze, pigrizie, sottovalutazioni e distacchi emotivi, oppure se finalmente questo centrodestra saprà dimostrare di avere un’idea forte di Basilicata e delle sue classi dirigenti, che ora si muovono in ordine sparso e con una conflittualità di bassa qualità umana e contenutistica. Ma ho imparato non illudermi più.