ADDIO PIETRANGELI, VOCE DEL ’68 ITALIANO
Si spegne a Roma il “cantautore di lotta” e affermato regista di trasmissioni televisive; aveva radici lucane
Si è spento a Roma all’età di 76 anni Paolo Pietrangeli, cantautore, regista e sceneggiatore figlio d’arte del regista Antonio Pietrangeli e di Margherita Ferrone, lucana di Bella in provincia di Potenza, dove continuava a tornare nelle estati della gioventù.
. Sposò Rita Marcotulli, pianista e compositrice di estrazione classica, che ha collaborato con i più importanti artisti jazz e non solo (Pat Metheny, Enrico Rava, Billy Cobham…), ha suonato con Ambrogio Sparagna e Pino Daniele e ha composto la premiatissima colonna sonora (“Basilicata coast to coast”).
Negli anni sessanta Pietrangeli inizia a comporre canzoni a sfondo socio-politico, inserendosi ben presto nel filone della canzone di protesta. Dal 1966 fa parte del Nuovo Canzoniere Italiano. Alcune delle sue composizioni divengono estremamente popolari all’interno dei movimenti giovanili di sinistra a partire dalle agitazioni del 1968. Due in particolare si trasformano in veri e propri ‘inni’, il cui successo perdurerà negli anni a seguire: Valle Giulia e, soprattutto, Contessa, entrambe incise con la seconda voce di Giovanna Marini, altra grande interprete delle canzoni di protesta.
Sul finire degli anni sessanta, parallelamente all’attività musicale, Pietrangeli inizia ad occuparsi attivamente di cinema. È aiuto regista con Mauro Bolognini de L’assoluto naturale (1969), con Luchino Visconti in Morte a Venezia (1971) e con Federico Fellini in Roma (1972). Nel 1974 è ancora aiuto regista con Paul Morrissey in due film direttamente ispirati da Andy Warhol: Flesh for Frankenstein e Blood for Dracula.
Girò lui stesso un documentario intitolato Bianco e Nero, sull’eversione neofascista e la presenza di fascisti negli apparati dello stato, e poi scrivendo e dirigendo nel 1977 un altro manifesto questa volta cinematografico della seconda generazione di protesta: Porci con le ali.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, lo omaggia così: “Un compagno a cui non smetteremo mai di dire grazie per quello che ha rappresentato per la storia della cultura, dei movimenti, della sinistra e anche del nostro partito”.
Nel 1999, ricorda ancora l’esponente Prc, Pietrangeli “scrisse nel bellissimo ‘Il canto per Rifondazione’ che “comunista è l’impegno morale”. Un impegno che Paolo con umanità generosa non ha mai dismesso. Ciao Paolo. Chi ha compagni non morirà”.
Pietrangeli stesso si candida alla Camera dei deputati nel 1996, con Rifondazione comunista, risultando non eletto. Nel 2001 si presenta al Senato nel collegio Roma-Tuscolano: ottiene il 5,5% dei voti e non ottiene il seggio.
Soprannominato anche il “regista rosso”, voce della canzone di protesta e del movimento operaio; autore dell’ “inno in note” Contessa, si era poi trasformato in regista di successo, apprezzatissimo a Mediaset al fianco di Maurizio Costanzo e di Maria De Filippi, per il suo Amici e Maurizio Costanzo Show.