MENTRE BENNARDI BLINDA LA MAGGIORANZA L’OPPOSIZIONE RINNOVA GLI SCHIERAMENTI
Matera, sulle nomine dei nuovi assessori, affiorano dissapori e polemiche nei confronti di Socialisti, Verdi e Campo Democratico. Pd e cdx allargano la squadra
Mentre la nuova giunta del “Bennardi bis” ha cominciato a firmare i suoi primi atti e il consiglio comunale comincia a riprogrammare il calendario delle sue prossime riunioni, restano ancora molte le polemiche sulle modalità di ricomposizione della crisi e soprattutto sul perdurare della “segretezza” del patto di lealtà che avrebbero firmato tutti i consiglieri di maggioranza per blindare la nuova amministrazione. Il sospetto delle forze politiche “dissidenti” e dell’opposizione, è infatti che la mancata divulgazione pubblica del “patto di lealtà” della maggioranza, sarebbe dovuta al fatto che esso conterrebbe delle condizioni e delle clausole non proprio “partecipate”, ma piuttosto “imposte dall’alto”.
Ma se queste rimangono però delle ipotesi, il dato certo è che dopo la nomina dei nuovi assessori, qualcosa si è smosso non solo nella maggioranza ma anche nell’opposizione. Intanto, una prima questione su cui si vocifera è che le nomine in campo socialista, se da un lato avrebbero consentito di ricucire lo strappo con Bennardi, da un altro lato avrebbero creato dei dissapori interni al PSI. Non a caso, si osserva nel Palazzo, che il neo assessore socialista Ferrara, ha ricevuto tante congratulazioni sul web, ma non quelle dell’exassessore alla mobilità Tantone che pure dovrebbe essere a lui strettamente collegato politicamente. Inoltre, la figura dell’assessore socialista alle opere pubbliche Lomurno, apprezzata anche dall’opposizione e molto vicina all’ex amministrazione De Ruggieri, preoccuperebbe più di qualcuno per l’eccessiva “indipendenza” che l’esperto ex dirigente potrebbe assumere nell’espletamento del suo ruolo.
Dubbi permarrebbero anche circa la reale riappacificazione in casa dei “Verdi” visto che nessun messaggio pubblico di congratulazioni è pervenuto dall’ex-assessore Summa a Digilio. Quanto a Campo Democratico poi, si mormora che esso si è costituito dalle ceneri dei Volt che non hanno dimenticato l’accaduto e che se per ora sostengono il Sindaco, prima o poi presenteranno il conto. Ma l’altro tema su cui si sta dibattendo è che all’indomani della costituzione della nuova giunta i maggiori cambiamenti potrebbero esserci stati proprio da parte dell’opposizione.
Sarà probabilmente una coincidenza, ma non è sfuggito agli addetti ai lavori che solo poche ore dopo la pubblicazione sull’albo pretorio delle nuove deleghe assessorili, è arrivata la comunicazione da parte di Sassone consigliere dell’opposizione di centro-destra della sua transizione dal movimento cittadino “Matera sempre insieme” ad un partito di respiro nazionale come “Coraggio Italia”. Poco dopo un altro consigliere dell’opposizione, Lisurici è passato anch’egli a “Coraggio Italia”, e infine, anche il consigliere sempre dell’opposizione Schiuma uscendo dal movimento Matera Futura, è da poco passato al Partito Democratico.
Insomma è apparso dalle voci e dai commenti raccolti in città, che la ricomposizione di un’amministrazione blindata da patti “segreti” e che ha riaperto le porte alla classe politica del passato, avrebbe in un certo senso portato l’opposizione a ricorrere ai ripari. Non a caso, Sassone nel motivare il suo passaggio a “Coraggio Italia”, aveva parlato, riferendosi chiaramente all’attuale maggioranza, di: «Delusione registrata durante quest’ultimo anno dinnanzi ai tanti comportamenti che ho visto assumere per convenienza, incompetenza o solo per ricevere qualche like»