POTENZA CITTÀ X LE DONNE : 25 NOVEMBRE in PROVINCIA
presso la Sala Consiliare della Provincia Di Potenza dalle ore 16
D’intesa con la Provincia Di Potenza,
Potenza Città per le Donne
il 25 novembre 2021, in occasione della
???????? ?????????????? ??? ?’???????????? ????? ???????? ?????? ?? ?????, organizza un convegno di studi dal titolo:
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alla presenza di esperti ed esperte del settore che si misureranno con un tema poco affrontato, e spesso sottovalutato, la violenza economica e il linguaggio di genere.
Nella ???? ?????????? ????? ????????? ?? ???????, ?? ?? ???????? ???? ? ??????? ????? ??.??, alla presenza delle istituzioni e di esperti ed esperte si parlerà di questa emergenza silenziosa.
L’occasione ci consentirà di tessere relazioni importanti anche con realtà provenienti da altre regioni che da tempo si occupano di cultura di genere e con le quali Potenza Città per le Donne e la Provincia di Potenza avvieranno significative collaborazioni, quali il Centro Interdipartimentale di Studi sulla Cultura di Genere dell’Università degli Studi di Bari e la School of Gender Economics dell’Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza.
Il convegno dà diritto a n. 3 crediti per gli iscritti all’Ordine degli Assistenti Sociali della Basilicata.
Il 25 novembre 2021, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, le artiste Silvia Levenson e Natalia Saurin presentano il terzo atto del progetto Il luogo più pericoloso, a cura di Antonella Mazza.
L’opera consiste in piatti da cucina di uso quotidiano, in ceramica, decorati con frasi estrapolate dai media per minimizzare episodi di cronaca legati alla violenza o usate dal violento per motivare il suo gesto, che testimoniano la guerra troppo spesso consumata all’interno delle mura domestiche.
Dietro le parole, i nostri pregiudizi…
Aspettando il #25novembre
con Potenza Città per le Donne
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in occasione della ???????? ?????????????? ??? ?’???????????? ????? ???????? ?????? ?? ?????.
Vi aspettiamo alle ore 16:00 giovedi 25 novembre 2021
presso la Sala Consiliare della Provincia Di Potenza
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BUONA VISIONE BUON ASCOLTO DIRETTE FACEBOOK
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GALLERIA FOTOGRAFICA
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Il luogo più pericoloso: la performance video contro la violenza sulle donne
Un gran rumore di piatti rotti in tutta Italia: è quello provocato dal progetto artistico “Il luogo più pericoloso” per rompere i luoghi comuni, cambiare il paradigma culturale e la visione patricentrica che governa da sempre le nostre relazioni.
Ecco il video
https://youtu.be/EZTRTXaPKKo
Un rapporto delle Nazione Unite del 2018 ha rilevato che il luogo più pericoloso per le donne è la propria casa: delle 87.000 donne uccise nel mondo nel corso di quell’anno, circa 50.000 (il 58%) erano state assassinate da compagni o membri della famiglia, oltre un terzo ucciso da partner o ex, e solo in Italia 137 erano state uccise da membri della famiglia.
Dati sconcertanti che mostrano come il luogo più intimo, che dovrebbe essere un rifugio confortevole e sicuro, per molte donne è in realtà una trappola mortale, lontana da quella che comunemente si pensa come “casa”
UN PROGETTO ARTISTICO IN TRE ATTI
Questi numeri hanno indotto le due artiste Silvia Levenson e Natalia Saurin ad avviare il progetto in tre atti “Il luogo più pericoloso”:
“mia o di nessuno”, “ti picchio ma ti amo”, “è stato un raptus”, sono solo alcune delle frasi riportate su numerosi piatti in ceramica, di quelli che si possono trovare in tutte le case, tante delle quali sono appunto luoghi di violenza per molte, troppe donne.
Le opere sono state presentate per la prima volta nel 2019 al Museo del Novecento di Firenze, in occasione della Giornata mondiale contro la Violenza sulle donne.
Il 25 novembre del successivo anno i piatti avrebbero dovuto essere esposti nel cortile di Palazzo Reale a Milano, ma a causa della pandemia la mostra è diventata un’azione in Piazza Duomo in cui le artiste, madre e figlia, con la curatrice Antonella Mazza e altre donne, sono state fotografate con i loro piatti da Marco Del Comune.
LA PERFORMANCE CONTRO UNA COMUNICAZIONE MISOGINA
Quest’anno, il progetto è giunto all’epilogo: i tanti piatti con le frasi ambigue utilizzate dai media per riportare fatti di violenza domestica sulle donne, sono stati rotti, spaccati, ridotti in frantumi, a simboleggiare la volontà forte, la necessità urgente di rivedere un registro che sembra quasi voler giustificare i carnefici.
Perché, come scrive Nadia Somma, attivista presso il centro antiviolenza Demetra: “Svelare la violenza maschilista o patriarcale invece che parlare di raptus, di passione o gelosia può fare la differenza tra la morte o la vita delle donne, tra l’iniquità e la giustizia”
La video performance intende dunque far parlare di questa emergenza umanitaria e sottolineare la comunicazione distorta e misogina legata alla divulgazione delle notizie delle violenze, che colpevolizzano la vittima, causando un gravissimo equivoco culturale, tanto antico quanto diffuso ed attuale.
Grazie al prezioso sostegno del Comune di Milano, il video è stato inserito nel palinsesto dei maxi impianti Urban Vision situati a Roma e a Milano.
#sapevatelo2021