“COMUNITA’ EDUCANTE” REALTA’ PER IL SUD

Il progetto ”Comunità Educante” definisce le linee guida sui patti educativi di comunità per una sperimentazione strumentale soprattutto nelle aree più interne e deve per tanto essere di esempio sia per i comuni che per la stessa Regione. Lo dichiara l’assessore regionale alle Attività Produttive-Istruzione-Formazione Francesco Cupparo a margine dell’incontro promosso dal Garante dell’infanzia e dell’adolescenza di Basilicata. Il Pnrr- ribadisce Cupparo- utilizza più volte il termine comunità, individuando nella mancata acquisizione di competenze di base una delle principali cause dell’abbandono scolastico. Per cui il Pnrr tende anche a puntare sul recupero di tali competenze come leva per ridurre i divari territoriali. Nel post pandemia- ha aggiunto l’assessore- è stata rimessa in gioco la centralità della persona ed è così che man mano si sta ripensando l’utilizzo e la fruizione dei servizi territoriali guardando alla prossimità e alla multidisciplinarità. La scuola resta dunque elemento fondamentale di ricostruzione e sviluppo di comunità. Sul piano educativo-formativo culturale e scolastico- aggiunge Cupparo- il Pnrr deve essere utile soprattutto per contrastare il fenomeno dell’abbandono scolastico nelle aree interne che si concretizza in 36mila giovani lucani che non completano gli studi e che non cercano lavoro. Tra gli attori della comunità educante non può mancare la Regione che sarà impegnata a formalizzare la collaborazione attraverso la costituzione di patti educativi di comunità basati sulla co-progettazione e corresponsabilità dell’azione realizzata su ogni specifico territorio. Per Cupparo i “Patti educativi di comunità” già sperimentati con successo in molte realtà saranno strumento-chiave anche per le indicazioni date dal Piano Strategico Regionale per la rinascita delle piccole comunità locali.