BasilicataBlogPolitica

«UNA VERA COLONIZZAZIONE»

Le reazioni, l’ira di cittadini e politica contro Bardi. Braia (IV): «Schiaffo alle intelligenze lucane»


Ha suscitato un certo scalpore la mappa del potere non lucano pubblicata nell’edizione di ieri di Cronache Lucane. 24 i non lucani voluti dal governatore Bardi a governare la Basilicata. Gran parte provenienti dalla Campania, ma anche dal Lazio e uno dalla Puglia. Insomma la parola «cambiamento » tanto sbandierata dal presidente in campagna elettorale e riaffermata a gran voce anche in questi due anni di governo passa a quanto pare prima di tutto dai ruoli apicali a cui però i lucani non partecipano.

Ma se dalla maggioranza di centrodestra la questione pare essere ormai archiviata a normalità dall’opposizione e non solo si leva sdegno e rammarico. Il primo a tuonare su una gestione preoccupante di monopolio di fuori regione è il capogruppo di Italia Viva Luca Braia, non tanto per le scelte che passano da persone non lucane ma soprattutto in ottica di crescita futura della nostra regione: «C’è da riflettere molto su questa immagine che è veramente emblematica di come si sta compiendo una vera a propria colonizzazione della Regione Basilicata ad opera ed a trazione Borbonica.

Un vero schiaffo all’intelligenza e competenza lucana, iniziata nel 2019, perpetrato e continuato in maniera sistematica ed imperterrita sino ai giorni d’oggi». «La cosa è diventata oltremodo preoccupante non tanto e non solo perchè c’è una ingiustificata presenza sulle posizioni apicali persone extra regionali che non sarebbe neanche uno scandaolo se avessero portato e portassero grandissima qualità o si notassero gli effetti di queste scelte», spiega il capogruppo di Iv che aggiunge: «La cosa più preoccupante per me in questo momento visto il debordante utilizzo di queste competenze extra regionali non sono solo l’inefficacia di una azione immediata dovuta anche ad una mancanza di conoscenza dei meccanismi dei territori e delle relazioni istituzionali e politiche.

Ma soprattutto la destrutturazione di una classe dirigente regionale che probabilmente tra qualche anno si troverà orfana di tutti questi soggetti, e dovrà ricominciare da capo in un vuoto istituzionale che diventa ancora più preoccupante per la prospettiva» «Mi spiego meglio. Non solo non si giustifica e non si vedono gli effetti ma la cosa diventa ancora più preoccupante in prospettiva: a distanza di 32 mesi vedo le conseguenze e gli effetti di queste decisioni e sono devastanti -continua Braia-. Una volta che tu hai umiliato una classe dirigente regionale e l’hai demansionata il rischio è che tra un paio di anni non rimarrà più nulla di tutto questo e neanche nessuno.

Perciò non sono contrario che qualcuno possa anche affidarsi a qualche grande esperienza internazionale o nazionale per consolidare o dare un tocco di managerialità a un Ente o a un Dipartimento. Ma non si comprende questa sistematicità. In più si capisce che l’origine è frutto di una conoscenza diretta e personale. Non di una qualità certificata che viene chiamata a dare il contributo alla nostra regione. Appare più come un occupazione di “posti” dati ad amici o a chi ha svolto 40 anni di lavoro fuori regione che la ricerca di competenze vere e proprie, perchè non si vedono ma soprattutto non si percepiscono gli effetti» conclude Luca Braia. Più lapidario il commento sui social del sindaco di Tursi Salvatore Cosma che sui social con poche parole ha espresso il suo dissenso alle scelte perpetrare in Via Verrastro scrivendo: «Ed in maggioranza tacciono .

Ci vuole una rivoluzione lucana e dei lucani». Anche tra i cittadini sulla piazza virtuale i commenti non sono stati certo da meno. C’è chi come Angela ha esordito: «Lo spopolamento è dato soprattutto dalle scelte politiche. Non dare spazio alle menti lucane ci porterà all’estinzione ». «Se abbiamo scelto un presidente della regione non lucano non possiamo aspettarsi scelte diverse» ha scritto invece Rocco. Per Giovanni «è solo una spartizione del potere. Non si sceglie il più bravo e competente ma solo chi può essergli “utile”». E così tanti altri che di domande da porre a questo governo regionale a quanto pare ne hanno fin troppe.


 

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti