IDROGENO, L’ENI SE NE VA IN LOMBARDIA SUMMA (CGIL): «IN BASILICATA SI PROCEDE SOLTANTO PER SLOGAN»
Transizione energetica, Summa (Cgil): «In Basilicata si procede per slogan e con la mera narrazione sul cambiamento»
Per il segretario regionale della Cigl, Angelo Summa, per la rivoluzione green vista dal fronte lucano, la situazione è tristememnte molto semplice: «Mentre in Basilicata si procede per slogan, limitandoci alla mera narrazione sul cambiamento e sulla transizione energetica, Eni investe in Lombardia».
È notizia recente, infatti, che la Fondazione Politecnico di Milano e il Politecnico del capoluogo lombardo, insieme a Edison, Eni e Snam, hanno dato vita a una piattaforma per lo sviluppo delle tecnologie legate all’idrogeno verde. Sull’argomento idrogeno, lo stesso Summa, in uno dei suoi interventi aveva già sottolineato come, «dopo che per 20 anni la Basilicata ha dato al Paese il 90 per cento della produzione di idrocarburi prodotta dal nostro paese è stato assicurato dalla Basilicata, ora parte degli investimenti in campo sulla transizione energetica e le risorse del Recovery fund devono vedere la Basilicata in prima linea nel ricevere tali risorse ».
Tornato sul tema, alla luce dell’aggiornamento lombardo, Summa non ha potuto non rimarcare come il tutto non stia procedendo nella direzione auspicata. «Nonostante i numerosi appelli della Cgil e le richieste giunte anche dal mondo delle imprese a riguardo – ha spiegato Summa -, la Regione Basilicata continua nel suo immobilismo in una apparente programmazione che allo stato attuale nulla aggiunge agli intenti. Bisogna uscire dalla vecchia logica tutta improntata solo a negoziare qualche milione di euro di royalties che condannerebbe la nostra regione fuori dal futuro energetico e dello sviluppo».
«La commissione europea – ha proseguito il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa – ha varato il nuovo piano energetico le cui traiettorie sono tutte rivolte alla sostenibilità e alla transizione energetica e alla fuori uscita dal fossile da qui al 2050.
Un documento chiaro, che individua nell’idrogeno la strategia futura della sostenibilità ambientale, uno degli assi strategici che nel 2050 rappresenterà un terzo del mix energetico. Per questo motivo il rapporto con Eni deve basarsi su un chiaro piano industriale che individui la Basilicata quale hub energetico dell’idrogeno, se non vogliamo perdere la sfida del futuro della transizione e rimanere legati al fossile senza alcuna prospettiva di sviluppo. E per fare questo è necessario aprire un tavolo nazionale. Rinnovo pertanto il mio appello ai parlamentari lucani affinché sollecitino l’apertura del confronto con il governo tra Regioni e parti sociali ». «Questo rimane il vero tema del futuro della nostra regione – ha concluso il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa -, che deve patire da una concreta transizione energetica».