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NUOVA GRANA PER BENNARDI: GLI UFFICI COMUNALI SENZA PERSONALE, MA CON ECCESSIVO LAVORO

A due settimane dall’insediamento della nuova giunta, dissidenti e scontenti puntano il dito sul permanere delle criticità


Durante la fase di crisi amministrativa che ha preceduto il rimpasto e l’insediamento dell’attuale giunta, le principali criticità che l’opposizione e la maggioranza degli “ex dissidenti” avevano contestato alla macchina organizzativa del Comune, erano i provvedimenti di ratifica del consiglio su deliberazioni prese anticipatamente dalla giunta, il perpetrarsi dell’uso delle “varianti” e il persistere della cattiva abitudine dei “debiti fuori bilancio”.

E proprio questi ultimi debiti in buona parte derivano dalla soccombenza del Comune in cause giudiziarie, ecco perché si era più volte chiesto da parte degli ex consiglieri dissidenti di attuare un’operazione di formazione del personale degli uffici ad hoc e di compiere una vera e propria “rigenerazione” del modus operandi. Inoltre, considerando che in molti casi si era constatato che il Comune aveva perso la causa senza neanche costituirsi in giudizio, la maggioranza critica, aveva chiesto al sindaco Bennardi, come condizione per continuare a sostenerlo, un radicale cambiamento di passo da compiersi anche nel settore dell’avvocatura comunale.

E questo è necessario, come alcuni consiglieri avevano osservato, perché perdere tante cause in tribunale, determina degli esborsi notevoli da parte del comune e dunque dei cittadini materani stessi.

Ebbene, a quanto pare, come segnalato in questi giorni a Cronache Lucane, i problemi in questo caso sarebbero tutt’altro che risolti, anzi. È recente infatti la liquidazione della somma di oltre 15mila euro ad un avvocato esterno che ha rappresentato legalmente il Comune di Matera in un ricorso avverso la sentenza sfavorevole del Tar ed ora lo rappresenterà nell’appello al Consiglio di Stato.

Situazione a cui lo stesso uffiicio legale del Comune, limitatamente alla specifica circostanza, ha voluto precisare che «vista l’enorme mole di lavoro gravante sull’ufficio di Avvocatura, dovuta alla chiusura dell’intero settore colpito da un focolare Covid- 19 per un periodo di oltre due mesi si è ritenuto di dover affidare l’incarico a un avvocato esterno».

E sulle difficoltà dell’avvocatura, sono state inevitabili le reazioni politiche da parte di opposizione e gruppi consiliari di dissidenti e scontenti che avrebbero preferito che la nuova amministrazione si fosse subito attivata per far fronte a tali criticità. Tutti costoro inoltre si chiedono che fine abbiano fatto le voci critiche di quei consiglieri che ora, avendo ottenuto una bella rappresentanza in giunta, pare rimangano in silenzio rispetto a problematiche che prima consideravano da risolvere a tutti i costi.


 

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